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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Potere al Popolo: "Chi fa il gioco della destra? Non noi ma chi sceglie cemento, affari e privatizzazioni"

"Ci piacerebbe ricordare a Boccia e al Pd che con quella “destra sovranista” ci sta governando, che insieme hanno preso provvedimenti che di progressista non hanno nulla"

"There is no alternative, Tina, è un vecchio slogan di Margaret Tatcher, la famigerata Iron Lady britannica che ha attuato la svolta neoliberista nel Regno Unito a colpi di privatizzazioni selvagge. Inizia così una nota di Potere al Popolo, che sostiene la candidatura di Andrea Bui a sindaco di Parma. Non stupisce che sia sostanzialmente il discorso di inizio campagna elettorale del Pd che, con un autorevole esponente nazionale, Boccia, ci dice che chi non sta col Pd sta con la “destra sovranista”.

Ci piacerebbe ricordare a Boccia e al Pd che con quella “destra sovranista” ci sta governando, che insieme hanno preso provvedimenti che di progressista non hanno nulla, come il Dl Concorrenza che costringe gli enti locali a privatizzare tutti i servizi. È solo un
esempio, potremmo fare un lungo elenco di decisioni importanti che il Pd condivide con Lega e Forza Italia, dalle riforme del lavoro alle politiche sulle grandi opere. E non parliamo di massimi sistemi, ma di cose molto concrete come l’aeroporto Cargo, finanziato dalla giunta Pd regionale e sostenuta dalla Lega, o come la Tibre, la bretella fantasma che ci ha regalato un casello inutile nel cuore della bassa, devastando ulteriormente il nostro già martoriato territorio. Potremmo andare avanti ancora per molto, ma è sufficiente per dimostrare che se non c’è un’alternativa al PD non esiste un’alternativa a questo presente deprimente.

Poi ci si stupisce se metà dell’elettorato non vota più! Se le scelte di fondo sono uguali: cemento, affari e privatizzazioni, che senso ha la politica? Diventa un grande talent show dove si sceglie chi è più simpatico. Certo, la riesumazione della peggior classe dirigente che
la città abbia avuto nella storia repubblicana non passa inosservata nemmeno a noi, ma è il segnale del deserto politico dato dalla mancanza di alternative. È l’ennesimo copione che si ripete, il meno peggio che si deve scegliere, pena l’arrivo dei mostri. Poco importa che con quei mostri si condividano governi, “riforme”, aumento delle spese militari e cementificazioni. Noi ci chiediamo, chi è che fa il gioco della destra? Chi prova a trovare un’alternativa politica reale o chi sacrifica e svuota di significato concetti come transizione ecologica e giustizia sociale, raccogliendo fiducia dagli elettori per governare con maggioranze che il giorno dopo le elezioni si dimenticheranno di tutto? Chiediamoci perché la disillusione trionfa. Se vogliamo trovare una risposta, riflettiamo sul copione che ci ha proposto ieri il Pd e poi decidiamo se recitare ancora una volta in questo triste spettacolo, che va avanti da trent’anni, oppure provare a raccontare una storia differente. Noi non abbiamo dubbi sul da farsi". 

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