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Javier Ribalta il Parma: idee, conoscenza e programmazione per Krause

Dal colpo Morata, a Bentancur: lo spagnolo saluta lo Zenit ed è pronto a firmare per i crociati, anche in Serie B. Ecco quando il Parma ha cominciato a 'corteggiarlo'...

Il fatto che sia arrivato davanti ad Antero Henrique, portoghese navigato, ex dirigente di Porto e Psg tra le altre, nella corsa per rifondare l’area tecnica del Parma di Krause, non è l’unico elemento che depone a favore delle capacità manageriali di Javier Ribalta, spagnolo di Barcellona, italiano di adozione, vincente di professione. Un giramondo, collezionista di top club, il delegato numero uno a occupare lo scranno di direttore tecnico del Parma ha fatto valere un curriculum pesante, infarcito di esperienze condotte in prima linea, e di trofei: sta per alzare il terzo con lo Zenit di San Pietroburgo. Il club russo si è ormai rassegnato all’idea di perderlo, ma nella tundra qualche malumore si alza già. Pazienza, dopo Jaap Kalma, l’altro tassello mancante per strutturare la società secondo il modello KK dovrebbe essere proprio lo spagnolo, con cui il feeling è nato durante la trattativa che ha portato Yordan Osorio al Parma. E’ stato Oliver, il figlio del presidente Krause, a rimanere entusiasta dopo il primo colloquio telefonico con Ribalta, al quale aveva chiesto una consulenza per il difensore venezuelano che ha lavorato con lui allo Zenit, prima di fare ritorno alla casa madre.

Nasce da lontano, dunque, il corteggiamento: Krause, ambizioso, da sempre riconosce nei giovani il futuro. E Ribalta, malgrado il curriculum pesante, ha solo 41. Pochi per essere passato da Novara, Torino e Milan, Juventus e Manchester United, fino allo Zenit. Uomo di fiducia di Beppe Marotta, braccio destro di Fabio Paratici, a Torino – sponda bianconera – non è solo il capo dello scouting, ma è un dirigente ‘attivo’ a tutti gli effetti. Contatto diretto con i calciatori, rapporto solido con Agnelli (che avrebbe consigliato, così come Cherubini, a Krause di puntare Ribalta), ha seguito in prima persona le trattative più complesse, è stato uno dei principali artefici del colpo Morata, il primo. E’ anche il colpo al quale è rimasto più affezionato, Ribalta. E’ stato vicino al calciatore, lo ha aiutato nel momento della scelta vivendo a Madrid per qualche settimana, lo ha convinto e coccolato quando non giocava al Real. Ha avuto un ruolo chiave anche per l’affare Tevez, sia nella trattativa che l’ha portato a Torino, sia andando a pescare Bentacur tra i giovani poco noti proposti dal Boca, ha sbrogliato la situazione Llorente, in scadenza con l’Atletico Bilbao, ha partecipato al confezionamento dei colpi Pogba e Coman, per fare due nomi.

Un politico, che ha saputo allacciare rapporti con gli esponenti principali del mondo del pallone, ha ‘espiato’ la classica gavetta prima di arrivare poi alla gloria. E adesso, dopo anni di formazione, ha mostrato di essere pronto per guidare in prima persona un gruppo. Tanto che la Juventus, a un certo punto della stagione, ha pensato anche a un suo ritorno per sostituire Fabio Paratici, riportando a casa un allievo che ha fatto strada e si è saputo affermare. Per dare via a un nuovo corso. A Parma ritroverebbe Hernani (con lui allo Zenit) e appunto Osorio, ma anche Mauro Pederzoli oggi responsabile scout del Parma, che ha già lavorato con lui sia a Torino (2008, nell’anno che portò purtroppo i granata in Serie B) che a Novara (2011, anche qui alla fine fu retrocessione). E chissà che anche a Parma non venga promosso a direttore sportivo Pederzoli, ricomponendo la coppia. Senza chiaramente escludere Alessandro Lucarelli, nuovo che avanza soprattutto se dovesse salutare Marcello Carli. Sono ipotesi, la verità è che il Parma si sta giocando ancora qualche residua speranza di salvezza, in questo momento il management e lo staff tecnico sono concentrati sulla coda della stagione, ma dopo la partita con il Milan dovrebbero snodarsi serie riflessioni, proprio con il coinvolgimento di Javier Ribalta, che ha salutato lo Zenit con un’intervista al sito ufficiale. Il club russo lo ha già congedato, nel giro di un paio di settimane dovrebbe essere ufficializzato dal Parma, dove arriverebbe con grande voglia e un curriculum pesante. Vincente. Se è l’uomo giusto lo sapremo tra un anno, il tempo che serve per pronunciarsi, ma Krause (che nel frattempo ha acquistato altri terreni per allargare con campi e strutture il settore giovanile) punta forte su di lui.

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