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Venerdì, 26 Aprile 2024
Sport Collecchio / Via Nazionale, 25

Corapi lo scaccia-crisi: "Lo dite voi, vinciamo e passa la paura", e Apolloni prova il rombo

"A prescindere dal derby è importante vincere, se non dovessimo riuscirci la situazione diventerebbe un po' problematica". Il tecnico lo schiera ancora largo e intanto cerca di essere imprevedibile con Ciccio vertice alto dietro due punte

Dal vostro inviato

COLLECCHIO (PR) - Il fatto che chi non gioca ci può rimanere male è cosa risaputa, è ovvio e scontato che sia così. Lo dice chiaramente Francesco Corapi, rimasto fuori e con la testa bassa, nascosta dal cappello da rapper grigio. Quando a chiederglielo è un suo compagno di squadra, Yves Baraye, sì, che per un giorno ha voluto fare il giornalista, lui non si scompone. Gli ha fatto la domanda da cento milioni: "Perché eri incazzato domenica? Lo puoi dire...". E Ciccio lo ha detto, e a gran voce, senza fare polemiche, con la calma che lo contraddistingue e la stessa lucidità che ha quando smista il pallone in mezzo al campo: "Sicuramente ero incazzato, ma trovatemi qualche giocatore che non lo è quando non gioca, vi posso anche offrire una cena se me lo trovate. Rispetto a Baraye diciamo che io questa incazzatura l’ho manifestata in maniera positiva, rispetto alle volte in cui è stato fuori lui… . L'ho mascherata". Battuta voluta che è riuscita, tra l'altro, benissimo. Chissà se gli è riuscito il fatto di far passare il concetto che ha in testa da un po': quello del ruolo, del posto in campo: "Ne abbiamo parlato una settimana fa, penso che un allenatore è bravo non solo quando mette una squadra in campo, ma dev’essere comunque uno psicologo, un gestore. Quindi lui nota magari cose che noi non notiamo, il suo compito è anche quello. Avrà notato che in questo periodo non sono stato in formissima ed ha deciso di tenermi fuori. Non sono un trequartista, sono un centrocampista centrale. Ho giocato in quel ruolo perchè eravamo in emergenza, l’ho fatto bene, e se il Mister mi chiede di farlo di nuovo lo faccio volentieri come qualsiasi altro ruolo, ma di partenza il mio ruolo è quello di centrocampista centrale". Un centrocampista centrale, non un trequartista e nemmeno un esterno. Anche se probabilmente Apolloni lo schiererà ancora sulla fascia, per avere un po' di imprevedibilità in più con Baraye dietro la punta pronto a scambiarsi il ruolo con Ciccio. Musetti aspetterà di essere rifornito davanti, Sereni sull'altro versante, Giorgino e Miglietta davanti alla difesa in un 4-2-3-1 più puro rispetto alla scorsa partita.

ROMBO, L'IDEA CHE PIACE - Segno che qualcosa deve cambiare davanti, dove si pecca di idee. "Se ci alterniamo si può dare un po’ di imprevedibilità in più, magari nell’impostazione dell’azione con tagli dietro le linee, o con il trequartista che si allarga per poi tornare in fase di non possesso nelle posizioni iniziali. Può essere un vantaggio". Lo dice pure Corapi che poi aggiunge: "Vinciamo contro il Lentigione e passano tutte le paure… . A prescindere dal derby è importante per noi stessi, perchè dobbiamo tornare a conquistare i tre punti anche perchè c’è un distacco di 7 punti, quindi non riuscire a vincere anche questa partita farebbe diventare la situazione un po’ problematica". E per evitare che questo succeda, c'è bisogno di invertire la rotta. Nei risultati e anche un po' nell'atteggiamento. Problema tattico? No, o forse non del tutto, visto che Apolloni ha provato per due giorni un 4-2-3-1 variato con un rombo a centrocampo, soluzione mai provata prima d'ora e difficilmente attuabile, per credo tattico del tecnico, dal 1'. Con Simonetti e Miglietta mediani, Giorgino davanti alla difesa, e Corapi vertice alto di un rombo che potrebbe essere una novità tattica importante. Con Musetti e Baraye pronti a scattare, con Ciccio lo scaccia-crisi.

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