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Nino, l'unica certezza: il Parma con lui è al sicuro

Con gli infortuni di Alberto Grassi e lo stop inaspettato di Juraj Kucka, ko con la Nazionale, D'Aversa si trova con gli uomini contati in mezzo al campo

Sembra essere una costante che ne caratterizza l’operato da anni. Da quando è a Parma. Roberto D’Aversa per questa stagione ha una rosa più adeguata – numericamente e dal punto di vista della qualità – ma il suo debito con la fortuna di certo non lo ha saldato. A due giorni dalla partita con il Cagliari, il tecnico crociato si trova a fare i conti con una coperta che non arriva a coprire i tre angoli della mediana. Per dirla in maniera semplice: a centrocampo gli uomini sono contati. E questa non deve essere una grande novità per Bob, abituato a combattere con le truppe decimate e a tenere sempre la guardia altissima. Con Alberto Grassi fuori ufficialmente ‘per un sovraccarico al ginocchio’, Kucka tornato a mezzo servizio dagli impegni con la Slovacchia, a D’Aversa non resta che fare con gli ingredienti che ha. Tra questi ce n’è uno abbastanza prezioso, che tutti gli chef vorrebbero in dispensa: Antonino Barillà è sempre al servizio della squadra, del tecnico, del gruppo.

L’uomo fidato di D’Aversa – primo acquisto in prospettiva Serie B di Daniele Faggiano – è diventato imprescindibile. Per lui e per il Parma. Evidentemente il direttore sportivo ci ha visto lungo. Preso dal Trapani in piena corsa mentre i gialloblù erano in piena corsa con il Venezia per essere promossi, Nino si è fatto largo risultando decisivo per la conquista della Serie A e determinante per una salvezza che in partenza quasi nessuno avrebbe pronosticato. Ventiquattro partite condite da quattro gol in Serie B, trentuno in Serie A con tre gol, Nino ha disfatto la valigia che ha portato con se da Trapani (e che ha rischiato di dover rifare già nel gennaio 2018) guadagnandosi la conferma tra una corsa e l’altra tanto da ‘costringere’ D’Aversa a dichiararlo intoccabile e imprescindibile per il suo progetto.

E Daniele Faggiano, colui che ha avuto l’intuizione di portarlo a Parma, a proporgli un prolungamento del contratto con vista al 2022, con tanto di ritocco. E in questo momento Nino rappresenta la garanzia per Roberto D’Aversa che in questo momento non vuole e non può privarsi della sua caparbietà, della disponibilità di un giocatore che rappresenta l’unica certezza in un mare di dubbi seminati da infortuni (Kucka che si fa male con la Nazionale) e Grassi (ko per un problema muscolare). Sarà lui, con Brugman in mezzo al campo ed Hernani, a guidare l’assalto a un Cagliari che non può perdere un’altra volta.

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