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Parma | Donadoni sbotta: "Ora basta, siamo stufi di menzogne, aspettiamo fino al 16"

"Mi auguro che nel giro di due-tre giorni, venga fatta chiarezza. Ritengo la rosa valida, ma serve la stabilità della società. A parole possiamo raccontare tanto, ma a fatti? Dove sono i fatti? Ho sentito Alborghetti, mi ha detto che fa..."

Parma-Chievo non si gioca, ma Donadoni e la squadra continuano nel loro percorso "miracoloso" di fede e speranza. La speranza che qualcosa di concreto stia per accadere, dopo le chiacchiere e le menzogne degli ultimi periodi, il tecnico non ne vuole sentire più. Ci sono persone coinvolte in questa guerra, "civili", non solo calciatori, persone normali che devono portare a casa la pagnotta, che fanno fatica a tirare avanti e ad arrivare a fine mese. Donadoni è stufo, come la squadra. "Che dimostrerà fino in fondo la serietà e porterà a termine fino in fondo il campionato. Non credo che ci sia il richio di calcioscommesse, sappiamo come è strutturata la nostra società, poi ti trovi a dover spiegare cose che non pensi nemmeno. Basta che ci sia un delinquente o un mal capitato che dice mezza frase, e devi discolparti da cose che non esistono. Bisogna che tutti lavorino nella stessa direzione".

Taci è andato via, ma perché c'è stato? Quando è arrivato? Mai... Dopo Ghirardi, l'albanese non si è mai visto. E la squadra, assieme al tecnico, ne ha abbastanza: "Credo che ci sia poco da commentare. E' rimasta una settimana di tempo, (fino al 16 ndr) non capisco e mon capirei il significato di un teatrino di una settimana. Ne abbiamo viste di tutti i colori. Falsi acquirenti o presunti tali, ora basta. Ne abbiamo abbastanza. Non ci possono prendere in giro, mi auguro che chi è subentrato abbia voglia di fare cose oneste e giuste. Lunedì avremo una risposta definitiva a tutto questo, se si vuole salvare questa società, o lunedì o mai più, non vogliamo perdere credibilità ancora, vogliamo dei fatti concreti. Ci è stato il periodo di Taci che si è concluso con un nulla di fatto, ma non capisco il voler subentrare a un proprietario in una società che è in difficoltà che senso abbia. Prima acquisti e poi fai le verifiche? Assurdo, ragionamento terra terra, non vogliamo più avere a che fare con persone che cercano solo visibilità. Questa è l'ennesima prova che ci chiede fiducia. Quello che si legge non fa ben sperare, i nomi che si leggono sono coinvolti nelle vicende strane. Mi auguro che questo non accada, la gente non ha bisogno di altro e noi nemmeno, siamo esausti. Ieri sera ho avuto modo di parlarci cinque minuti, mi ha detto di dov'è, cosa fa, non ho motivo di pensare a niente di diverso da questo. Mi auguro che faccia il bene del Parma. Il mercato? La società ci deve dare stabilità economica. Chiaro che il mercato fatto è stato pieno di difficoltà, ma noi siamo ancora in pista e sono convinto che se le cose andranno come devono andare, beh, possiamo salvarci. I giocatori hanno preso con sorpresa questa ennesima vicenda. Non possiamo non essere ottimisti, con Taci sembrava che ci volessero dei giorni per analizzare le carte. Mi auguro che nel giro di due tre giorni sapremo qualcosa. Mi auguro anche che chi sovraintenda, lo faccia con serietà in questo mondo l'atteggiamento italiano mi mette rabbia, anche per esempio per i fatti di violenza che si verificano dopo qualche partita. Siamo arrivati al culmine, al punto di non ritorno, ci vogliono decisioni forti, che possono costare decisioni personali, ma bisogna fare qualcosa di costruttivo per tutti. Non dobbiamo solo dirlo, ma farlo. Questa è una cosa insopportabile. Un monumento a me? Ma no, io faccio il mio dovere. Do fiducia a quelli che secondo me la meritano, fino a prova contraria. Ci hanno riempito in questi mesi di vergogna e falsità, non c'è chiarezza. Davanti in un modo, dietro in un altro. Persone che mi hanno impietosito, mi sono scadute, ma quando poi ti accorgi che fanno il gioco sporco, è brutto. Abbiamo sentito solo: "domani, il 27, mercoledì". Ora basta, questo è un comportamento da vigliacchi. In questo mondo c'è bisogno di persone vere, non di racconta storie. Questi vanno bene per i bambini di 4-5 anni che vogliono addormentarsi. Noi dobbiamo stare svegli. Io non lascio, non scappo, non c'è nessuna garanzia che al 16 ci siano gli stipendi pagati. E non posso dire chi resta e chi no: c'è un limite a tutto".

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