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VISTA DALLA CURVA | Pioggia e umidità allegria di giornata

In viaggio con il nostro super tifoso che non risparmia frecciate

Cielo grigio, pioggerellina che si avverte solo a tratti ed umidità novembrina sono il lato allegro di Parma Frosinone. Finisce zero a zero ma, nonostante il risultato, è un punto d'oro quello conquistato dai crociati, un punto che tiene la zona retrocessione distante otto lunghezze ma soprattutto conquistato in dieci contro undici per buona parte del secondo tempo.

Le squadre che scendono in campo sono accolte da una doppia coreografia: bandieroni e teli giallobiancoblu in Nord, bandierine gialloblu in tribuna. La partita comincia con le squadre subito molto contratte: il Frosinone concentrato dietro ed accorto nel difendere lo zero a zero, il Parma in difficoltà nel costruire azioni pericolose contro squadre schierate totalmente dietro la linea del pallone. La Nord prova a scaldare cuori ed ugole con un coro vintage ma sempre verde come “Son contento solo se….” Ma in campo non accade praticamente nulla. Qualcuno, più ironico provoca gli avversari ricordando un “Din don, din don, intervengo da Frosinone che Floriano ha fatto gol”. Nemmeno la goliardia accende il match. Gervinho appare svogliato, Rigoni sbaglia costantemente l'ultimo passaggio e Ceravolo, per quanto si danni l'anima, non vede un pallone. Fine primo tempo.

Ad animare la ripresa ci pensa subito Inglese che incomincia il riscaldamento, segnale chiaro che i crociati cercheranno di portare a casa i tre punti peccato che al minuto sedici Stulac entri, involontariamente ma comunque fallosamente, su Chibsah col piede a martello, l'arbitro, Manganiello, estrae il rosso diretto smentendo sé stesso dal momento che in Inter-Parma non punì interventi simili di Gagliardini e dello stesso Stulac. Con i gialloblù in dieci ogni tifoso inizia a temere la beffa ciociara o quantomeno un assalto all'arma bianca verso l'area crociata. Non accade praticamente nulla, la partita non decolla e pure qualche tifoso perde un po'la lucidità: uno di fianco a me riesce ad insultare Sepe perché perde tempo salvo poi ricredersi ed esaltarlo a nuovo Zoff dopo un prodigioso intervento nel finale per poi ricredersi nuovamente perché “se abbiamo preso l'autogol a Bergamo è colpa sua”. Finisce zero a zero ed è un risultato giusto. La squadra riceve gli applausi meritati anche se uno dei tanti ex abbonati del Barça (del Real no perché ultimamente è divertente come il Chievo in trasferta) non perde occasione per invitare D'Aversa ad andarsene.

Ps: Abbiamo fatto zero a zero col Frosinone giocando con un uomo in meno quindi ci può stare, sarei più preoccupato se facessimo uno a uno in casa contro una squadra tipo, che ne so, il Carpaneto.

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