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Venerdì, 26 Aprile 2024
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La Pro... testa che fa infuriare il Parma

Botta e risposta dopo la partita

Gianluca Grassadonia non ci sta. Dopo il 3-0 contro il Parma l'allenatore dei piemontesi lamenta alcune situazioni legate alle decisioni arbitrali. "Dire che il risultato è un po' pesante, mi sembra riduttivo. Dopo un primo tempo come quello che abbiam fatto, siamo rimasti in dieci e abbiamo subito due gol in rapida successione: il calcio è crudele. Ci sono molte cose che non mi sono andate giù e che voglio rivedere: tipo il gol annullatoci nel primo tempo e l'espulsione di Konate. La partita l'avete vista tutti: nel primo tempo aveva detto cose molto diverse rispetto al risultato finale. La gara è stata fortemente condizionata: la rivedrò con calma. Non mi è piaciuta assolutamente la direzione della gara: troppi cartellini gialli. Troppi. Troppi. E a senso unico. E' una sconfitta che ci brucia. Voglio rivedere l'episodio. Erano spalla a spalla, si trattava di un contrasto. Non era un'occasione da gol, Baraye non era davanti. Capisco che siamo a Parma, contro il Parma, ma noi siamo la Pro Vercelli. Io non ho ancora capito perché è stato annullato il primo gol, la partita sarebbe cambiata. Non voglio assolutamente minimizzare la vittoria del Parma, però riguardo all'espulsione non ci sta. Ho capito che siamo a Parma, però non dobbiamo passare per quelli che non siamo: vogliamo rispetto. Noi siamo venuti qua a giocarci la partita, a viso aperto, quindi ci sta che il Parma si abbassa per ripartire in contropiede. Troppi episodi negativi, troppe ammonizioni scordate: non mi sono piaciuti, il risultato ci penalizza oltremodo. Siamo stanchi".

Dello stesso avviso sembra essere Massimo Secondo, presidente della Pro Vercelli: "Nel primo tempo avevamo trovato il gol, bisognerebbe capire bene il perché: dalla tribuna non si è capito, così come non mi è chiara l’espulsione di Konate. Con il Foggia e in altri momenti abbiamo evitato ogni tipo di polemica, ma adesso credo sia ora di finirla. Capisco che oggi giocavamo contro il Parma di Tanzi, Ghirardi, e già l’anno scorso nella semifinale playoff con il Pordenone avevano già dimostrato; sono una squadra importante, ma un minimo di rispetto credo lo meriti anche la Pro Vercelli. Detto questo, noi abbiamo fatto certamente degli errori: anche dopo l’espulsione e il gol, non è necessario prenderne subito un altro, si può tenere la partita aperta. Dobbiamo farci un esame di coscienza, ma capisco benissimo che c’è disparità di trattamento tra certe squadre e le altre, ma ci va il senso del limite. L’obiettivo era di provare a girare a 22 punti, ci proveremo in queste quattro partite: poi avremo tutto il girone di ritorno. Adesso andremo a Venezia, per giocarcela come abbiamo fatto oggi con il Parma: anche il Venezia è una squadra importante, dovremo iniziare a preoccuparci. Non possiamo far altro che provare a giocarci le partite, sperando che ci lascino finire le partite in 11 e che ci convalidino i gol soprattutto quando siamo sullo 0-0. Così i 22 punti prefissati potrebbero arrivare". 

IL COMUNICATO DEL PARMA -  Dal primo giorno della sua fondazione, il Parma Calcio 1913 ha deciso di non commentare mai, per scelta, episodi arbitrali, né ha mai cercato alibi fuori dal campo in caso sconfitta. Quotidianamente cerca di non alimentare le frequenti polemiche sterili, per contribuire allo sviluppo di un ambiente calcistico più sereno. Nell’intervista rilasciata oggi dal presidente della Pro Vercelli Massimo Secondo ai canali ufficiali del suo club, però, non solo vengono menzionati personaggi che nulla hanno a che fare con l’attuale società, rinata dalle ceneri di un fallimento, ma vengono fatte pesanti allusioni che non possono essere accettate. Il Parma Calcio 1913 non è più disposto a tollerare affermazioni che vanno ad intaccare il suo nome, la sua immagine e la sua integrità. Per questo motivo la società crociata auspica che, al di là delle eventuali iniziative da parte degli organi competenti, il Presidente della Pro Vercelli abbia almeno il buon senso di scusarsi.

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