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Parma, parla Pellè: "I tifosi fischino pure, io penso solo al campo"

Anche se nell'ultima gara sono arrivati gli applausi convinti per l'attaccante in netto miglioramento. "Non vivo per il gol, non lo cerco con insistenza e non sono triste, mi fa piacere solo se vinciamo"

Dopo la prova tutta sostanza e sacrificio, dove il gol non è ancora arrivato, purtroppo per lui e per il Parma, graziano Pellè è tornato a respirare aria pura, dopo quella fumosa e cupa che la curva Nord gli aveva riservato solo qualche partita fa. Senza andare tanto lontano nel tempo, la sfida con il Verona aveva palesato un malcontento generale, dove a soffrirne era lui in primis.

NON ME NE CURO - Oltre che al Parma, dove i gol di una punta mancano ormai dalla sfida di coppa Italia contro il Grosseto. In quella occadione ci fu gloria anche per Graziano, che si è mostrato anche più forte dei fischi, delle critiche e ha continuato a guardare dritto per la sua strada. "Con il fisico possente che ho, è scontato il mio lavoro in campo, so quello che devo fare. Il manca a qualunque attaccante, non solo a me, ma non lo cerco con insistenza, nè sono triste se non arriva, sono contento per il lavoro che faccio in campo e ancora di più se aiuto i miei compagni a giocare bene e la squadra a vincere. Il cambio di domenica sera? Non giudico le scelte che fa il mister, non l'ho mai fatto nè lo farò". Anche lui domenica ha avuto sensazioni positive, confermate da quei fischi che, a quanto pare, erano indirizzati al mister per averlo sostituito. Certo è che queste cose aiutano e spronano a fare sempre meglio. "Sono autocritico, mi rendo conto da solo - dice Pellè - quando gioco bene e quando faccio una partita brutta. Io stavo bene, ho fatto un bel primo tempo in cui mi sono sacrificato moltissimo, ne ho risentito nella ripresa ma la mia prestazione è stata positiva. I tifosi hanno il diritto di fare ciò che vogliono, pagano il biglietto e sono liberi di applaudire o contestare. Se fossi stato in Germania o in Inghilterra - continua Pellè - avrei avuto meno problemi di sicuro, ma mi abituerò a certe situazioni. Parma - Palermo 4-12-2011 - © TmNews Infophoto (9)-2Posso solo dire che se avessi fatto più gol, staremmo qui a parlare di un altro Pellè. Nemmeno io sono contento, non è che quando torno a casa la sera mi compiaccio con me stesso per aver giocato non benissimo o per non aver segnato. Io ho solo voglia di far bene, per me, per la società, per il Parma".

A CAGLIARI MIGLIORANDO - Purtroppo, l'impietosa voce "gol segnati" fa registrare uno zero che pesa, ma Colomba, per quanto altalenante sia stato il suo rendimento in questo inizio di stagione, lo difende a ragione. Importante per la squadra più che sottoporta, lo riconosce anche Graziano. "Sono un attaccante particolare, faccio tantissimo lavoro sporco e questo non mi consente di arrivare in zona gol sempre fresco. Il lavoro che facciamo in allenamento mi permette anche di migliorarmi sotto questo punto di vista, ma il gol non arriva. A volte s la prendi male entra lo stesso, io che la prenda male o bene, non entra lo stesso - dice ridendo Pellè. Questione di periodo". Periodo in cui si nota un miglioramento anche dal punto di vista del rendimento generale che passa anche dalla sua stazza imponente. "Giocare con Giovinco dietro è comodo. Sulle palle alte devo essere bravo a creare degli spazi di inserimento, per favorire lui o chi altro, se vado a chiudere sulle palle alte deve esserci qualcuno dietro di me che mi copre. Quello che faccio va a loro beneficio, con la possibilità che hanno di inserirsi e di andare in porta. Io spesso mi trovo anche lontano, ma stiamo lavorando tutti insieme per migliorare. Già da Cagliari, una trasferta insidiosa alla quale ci dedicheremo già da oggi. Sono un ottimo gruppo, una bella squadra che infastidisce, ma noi siamo consapevoli di quanto valiamo e se siamo cattivi e bravi a proporre una gara di carattere, sono certo che riusciremo a fare bene".

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