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Venerdì, 26 Aprile 2024
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MERCATO - In attesa di movimenti si riparte dal gigante Corapi: così ha stregato il Parma

E' stato il giocatore più sorprendente della stagione. Il mister gli ha cambiato ruolo più volte: mediano, mezz'ala, esterno, trequartista e pure seconda punta. Risultato? Insostituibile

Il gol di domenica contro la Sambenedettese, il secondo della gara, il dodicesimo stagionale per Francesco Corapi, è valso il prezzo del biglietto, come si dice in questi casi. E pazienza se è finita come non doveva finire e come nessuno si aspettava: con il Parma in pieno controllo della gara, in vantaggio di due gol, il Tardini di certo non poteva immaginare che sarebbe stato beffato al 94’. Ma intanto, per 93’, ha coltivato il sogno di poter accedere alla fase successiva della Poule Scudetto, potendo ammirare le magie di Super Ciccio Corapi.

Un giocatore totale con un talento puro abbinato alla garra tipica sudamericana e a una corsa persistente. Quando lo vedi pressare e ringhiare sulle caviglie degli attaccanti avversari, a partita abbondantemente finita, ti stupisci e ti chiedi come faccia a correre sempre. Pazzesco, come la sua visione di gioco coltivata sin dai tempi di Catanzaro, quando nel settore giovanile prima e in qualche sortita con i grandi, ha potuto ammirare la tecnica di Benny Carbone e di Ze Maria (ai quali si ispira per calciare le punizioni), due ex Parma che gli hanno dato tanto. Come tanto gli sta dando Parma, con lui che ricambia gentilmente quello che ha preso. corapi-calcia-2La piazza lo ammira,  e di questo giocatore pazzesco si gode tutto il talento. Indipendentemente dal gol di domenica contro la Samb, da quaranta metri, quel genio di Ciccio ha strabiliato tutti in mezzo al campo per una stagione intera.

QUANTITA' E QUALITA' - Un giocatore che dà il meglio di se proprio se gioca sulla mediana, da dove vede meglio (e prima degli altri) lo sviluppo del gioco, verticalizzando immediatamente, dettando passaggi orizzontali e verticali che fanno respirare la manovra. Dotato di colpi da giocatore vero, Corapi è stato di gran lunga uno dei migliori, anche fuori dal campo. Mai una parola fuori posto o un atteggiamento che facesse pensare male. Ha accettato tutte le decisioni di Apolloni che lo ha messo pure in panchina, con gran coraggio, che lo ha utilizzato in un centrocampo a due, come mediano, a tre, come mezz’ala, a quattro, che gli ha fatto fare l’esterno, roba che non faceva da dieci anni, o il trequartista, fino alla seconda punta. Ha giocato con uno o due attaccanti, ma non ha perso mai quelle che sono le sue caratteristiche: qualità e quantità. Dodici gol, pesanti. Come quello segnato al Delta Rovigo nel giorno della promozione, un rigore a tempo quasi scaduto, sotto la Nord rimasta in silenzio per circa un minuto, mentre lui sistemava il pallone con cura, la stessa con cui provvede a mettere  a posto i dettagli. Senza trascurare nulla. corapi_esulta (2)-2

CERTEZZA - Un gol a San Mauro Pascoli, da centrocampo, roba da matti, quando sulla respinta del portiere si è avventato sulla palla con la stessa fame dei gregari, lui che gregario è stato per anni e che ora è diventato protagonista anche nel Parma che sarà. Ha tirato di prima intenzione, sorprendendo il portiere, come domenica, quando su quella punizione temeva di fare una figuraccia e invece ha fatto alzare tutti in piedi per aver segnato un gran gol. Il Parma è pronto a ripartire da lui, dopo una stagione pazzesca, per una Lega Pro da vincere. “Basta qualche innesto – ha detto in conferenza stampa dopo la gara con la Sambenedettese – per fare il salto di qualità. Sono convinto che la società farà di tutto per costruire una squadra forte”, partendo dal gigante Corapi. Una delle poche certezze.  

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