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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Vigilia contro il Genoa, Donadoni: "Non dobbiamo concedere spazi"

"Dovremmo fare una grande prestazione", ha dichiarato il tecnico crociato. Sulla formazione, invece, si valuta Acquah sulla destra

Dopo il pareggio contro la Fiorentina, per il Parma c’è subito la trasferta a Marassi per affrontare il Genoa nel primo turno infrasettimanale in programma in questa stagione. Mister Donadoni ha spiegato in conferenza stampa come la squadra si avvicina all’impegno, anche alla luce della squalifica di Rosi e dell’indisponibilità di Palladino, eredità della gara di sabato scorso: “Sono proprio queste due assenze a cui non si può porre rimedio nell’immediato. Voglio vedere l’allenamento di oggi pomeriggio, che è il vero allenamento prima della partita e vedere un po’ la condizione. C’è qualcuno che ha ancora qualche piccolo acciacco e voglio valutare anche tenendo presente che sabato c’è subito un’altra partita e quindi voglio cercare di distribuire gli sforzi. Ho un paio di situazioni ancora da valutare”. La situazione più dubbia sembra quella della fascia destra: “Ma avremo in panchina Biabiany, che torna perché ha reagito bene all’allenamento di ieri. Chiaro che è un giocatore che era fermo da una decina di giorni, per cui bisogna fare una valutazione sulla tenuta. Difficile che abbia 90 minuti nelle gambe, così come per Marchionni e Amauri, che non hanno una condizione per poter fare tutta la partita. Anche Acquah a destra è una possibilità. E’ un giocatore che deve ancora imparare molto dal punto di vista tattico, sia che giochi da esterno che da interno, ma se avrà la voglia di ascoltare potrà diventare un giocatore duttile. E’ un discorso che gli sto facendo da diverso tempo”. Il Parma ha 24 ore in più di riposo nelle gambe, il Genoa viene dalla vittoria in casa della Lazio: due fattori positivi che si annullano? “E’ indubbio che venire da un risultato importante ottenuto a Roma dia degli stimoli importanti dal punto di vista psicologico. E’ altrettanto vero che anche noi veniamo da una partita in cui abbiamo riacciuffato un risultato importante. Direi che le cose vanno via di pari passo. Però dobbiamo sapere che andiamo ad affrontare una squadra difficile, una squadra che a Roma contro la Lazio ha tenuto botta, ha tenuto bene il campo limitando molto l’avversario e vincendo la partita con una fiammata. A dimostrazione di una squadra che non spreca nulla. Hanno giocatori di qualità, dovremo fare una grande prestazione, non concedendo loro spazi perché la possibilità di ripartire è proprio quello che cercano”. Tornando alla gara con la Fiorentina, a Donadoni viene chiesto del doppio cambio Amauri-Palladino al posto di Pabon e Belfodil: “Non è certo una bocciatura. Semplicemente cercavo forze fresche. Non ragiono mai in termini di bocciature perché ci sta che un atleta faccia una prestazione al di sotto o al di sopra della precedente. Quando in campo vedo determinate cose, cerco di dare una svolta anche dal punto di vista tattico sfruttando le caratteristiche diverse dei giocatori. L’ingresso di Amauri? La squadra è salita perché doveva recuperare il risultato, indipendentemente dal fatto che in campo ci sia un giocatore o un altro. Chiaro che quando faccio dei cambi è perché ritengo possa servire a migliorare la squadra. I fischi per Palladino non li ho sentiti. Ascolto quello che succede dentro al campo. Ho detto già dopo la partita che è giusto che la gente fischi o applauda se lo ritiene giusto. Questo non è menefreghismo o mancanza di rispetto nei confronti del pubblico, ma io ho il compito e il dovere di guardare quello che succede dentro al campo, tutto il resto è marginale, sempre nel rispetto dei ruoli”.

Per quanto riguarda il Genoa, De Canio non pare intenzionato a cambiare tanto rispetto la formazione che ha battuto la Lazio a Roma. Jankovic e Borriello, vittime di qualche acciacco, hanno dovuto ricorrere alle visite del fisioterapista, ma ci saranno entrambi dal primo minuto. Accompagnati da Bertolacci, sempre piùspola tra il centrocampo e l'attacco. In difesa due ex come Bovo e Antonelli guideranno il reparto sinistro. Kucka, con la fiducia del mister, viaggia ai livelli che avevano fatto innamorare l'Inter, con Seymour forma una coppia assortita. Donadoni deve fare ancora a meno di Biabiany, che si è allenato con il gruppo nella seconda parte della seduta e che verrà valutato, come al solito, nella rifinitura. A destra non c'è Rosi, assente per rosso con la Fiorentina, spazio ad Acquah o, ipotesi rara, a Valdes che occuperebbe il ruolo di una vita. In mezzo, indipendentemente dal cileno, ci saranno Parolo, poco convincente fino a qui, con Galloppa e Gobbi. Alternativa in regia Musacci. Pacarito dovesse spostarsi a destra, con il greco Ninis pronto a contendere il posto all'ex del Cesena. In avanti Amauri è pronto ma non per la gara completa, ecco che Pabon e Belfodil, deludenti fino a qui, tenteranno di far ricredere i critici. In difesa c'è Zaccardo, non al meglio ma in fase di recupero, con Paletta e Lucarelli a difendere Mirante. 

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