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Parma dall'inferno al Paradiso. I 90' che hanno cambiato la storia di un campionato pazzesco

Il boato che ha accompagnato l’ingresso dei crociati nella leggenda del calcio è stato emozionante, unico, avvolgente

Essere un’ora in Serie A, ripiombare in B con rammarico pensando di doverci riprovare ai playoff. Rimettersi in piedi e gioire per la promozione grazie al gol di Floriano, un giovanotto nato in Germania che gela lo Stirpe al 89’ regalando cinque minuti di apnea al Picco e il pari del Foggia a Frosinone. Questa è stata l’altalena di emotività, un vorticoso giro di emozioni che si sono rincorse per una notte che ha visto il Parma entrare di diritto nel calcio che conta. Il boato che ha accompagnato l’ingresso dei crociati nella leggenda del calcio è stato emozionante, unico, avvolgente. Boato che ha unito tutti e che si è esteso da La Spezia a Parma, un’eco forte che si è trascinata fino in Piazza Garibaldi, dove intorno alle 22:30 c’era qualche temerario con una bandiera in mano e sciarpa al collo. Le stesse che magari sono state indossate ad Arzignano, nella prima trasferta che ha segnato l’inizio di un sogno realizzato il 18 maggio.

I tifosi esultano per la promozione in serie A del Parma

Un 18 maggio che sarà ricordato per sempre, che cancella di colpo gli altri 18 maggio. Quello che ha visto il Parma retrocedere in Serie B per mano dell’Inter, dieci anni fa, quello che ha segnato l’approdo in Europa League e non giocarci mai per l’onta di un fallimento assurdo che ha spazzato via una società gloriosa ma non la passione di una città, dei loro tifosi che venerdì sera sono tornati a gioire cincendosi la fronte con vessilli gialloblù esposti anche al fianco di Garibaldi, immortalato mentre guida il popolo. Da Arzignano, dicevamo, a Spezia, dalla polvere alla gloria. In tre anni il Parma è riuscito nell’impresa di poter scrivere la storia e collocarsi di diritto nella leggenda. Passando per due derby vinti, due promozioni, qualche sconfitta, l’Ancona e tutto quello che si è trascinato dietro quella partita. I playoff di Lega Pro, la semifinale con il Pordenone e l’ultimo atto di una partita, quella con l’Alessandria che ha proiettato il Parma in Serie B e gli ha permesso di vivere 42 partite, 72 punti, ventuno vittorie, nove pareggi e dodici sconfitte: 57 gol fatti e 37 subiti. Quanto basta per andare in Serie A. Nessuno, in 120 anni di calcio, era mai riuscito nell’impresa di centrare tre promozioni consecutive. Il Parma sì

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