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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Stipendi, la Serie A chiede il rinvio ma il Parma paga

Per quanto riguarda i nuovi acquisti, arrivati ad ottobre, avranno i loro compensi di ottobre in largo anticipo rispetto alle scadenze federali

Con il comunicato ufficiale n.99/A, la FIGC a inizio ottobre è andata in soccorso dei venti club di Serie A: il termine per il pagamento delle mensilità di giugno e luglio era previsto al 30 settembre, ma è stato rimandato al 16 novembre e nei giorni scorsi ulteriormente rimandato al 1 Dicembre. Il rinvio, già previsto per la Serie C, ma ora allargato alla A interessa i contratti con compensi annui lordi superiori ai 50 mila euro. Una novità passata sottotraccia, nonostante il "fermo parere contrario" espresso, ma senza particolare clamore mediatico, dall'Assocalciatori.

Il Parma (insieme ad altre 4-5 società) non ha usufruito di questo rinvio, e allo stato attuale ha già pagato non solo gli stipendi di giugno, luglio e agosto ai propri tesserati entro la data prevista del 30 settembre, ma ha anche pagato in netto anticipo rispetto alle scadenze federali la mensilità di settembre. E per quanto riguarda i nuovi acquisti, arrivati ad ottobre, a brevissimo verranno pagati loro (anche in questo caso in largo anticipo rispetto alle scadenze federali) gli stipendi della mensilità di ottobre.

Da una parte si tratta di un segnale di solidità non scontato, in un momento di grande difficoltà economico-finanziaria del sistema calcio, travolto (anche) dall’effetto Covid. Dall’altro però sarebbe auspicabile avere regole più rigide e certezze su eventuali interventi governativi (sussurri di Palazzo indicano per imminente lo spostamento a marzo degli obblighi contributivi previsti per settembre). Competere ad armi pari significa infatti avere regole e prassi uguali per tutti. Se una squadra non ha ancora pagato giugno ed un’altra ha già pagato ottobre, si crea una situazione distorta e una sorta di concorrenza ad armi impari, banalmente anche sulle scelte effettuate durante il calciomercato (tra le squadre che non hanno ancora pagato, infatti, ce ne sono tante che hanno fatto investimenti estivi cospicui).

In attesa che il mondo del calcio cresca e possa maturare, anche se a volte sembra un'utopia, il Parma continua comunque a confermarsi una società solida, stabile e in linea con le regole. Nel 2020, vista la situazione attuale, non è una cosa da poco.

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