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Cronaca

Disabili, accessibilità? L'Osservatorio Linear: "Parma è una giungla"

ParmaToday ha documentato i problemi dei diversamente abili in città, spesso veri percorsi ad ostacoli: ora la ricerca realizzata da Nextplora conferma le segnalazioni: "Gli ostacoli sono presenti ovunque"

Disabilità. Spesso ci siamo occupati dei problemi connessi all'accessibilità di diversi luoghi della nostra città ai disabili. Strade ostruite, cantieri che bloccano il passaggio delle carrozzine, piazze appena riqualificate ed inaccessibili, addirittura la mancanza della rampa nella Biblioteca Civica, rimossa dopo la nostra segnalazione sul suo malfunzionamento. L'anno scorso riportammo la storia di un studente disabile che scrisse all'assessore Bernini per la condizione degli autobus e il malfunzionamento delle rampe.

Ora l’Osservatorio Linear dei Servizi ha rilevato i problemi e definisce Parma come giungla per chi non ha la capacità di "districarsi agevolmente tra i numerosi ostacoli presenti ovunque". E' l'ultima ricerca commissionata a Nextplora, che in vista delle paralimpiadi di Londra ha voluto interrogare i ducali  sui servizi dedicati ai disabili nella propria città e sui comportamenti scorretti da parte degli automobilisti che recano loro maggiori danni. In Italia secondo gli ultimi dati elaborati dall’Istat (La disabilità in Italia. Il quadro della statistica ufficiale. 2009) risiedono circa due milioni e 600 mila disabili, quasi il 5% per cento della popolazione italiana.

I risultati della ricerca non sono chiaramente dei più rosei. Ben 1 parmense su 2 (50%) pensa che le strade della propria città non siano facilmente agibili per i portatori di handicap. A loro avviso molte sono ancora le avversità con cui i diversamente abili si devono misurare quotidianamente: scalini, passaggi stretti, pendenze eccessive, spazi ridotti sono all’ordine del giorno. Che dire poi di parapetti "pieni", che impediscono la visibilità ad una persona in carrozzina o delle strade e marciapiedi con asfalto dissestato? Nel caso di persone non vedenti inoltre possono rappresentare casi di barriera architettonica anche semafori privi di segnalatore acustico o arredi urbani come “panettoni” o paletti. Sul fronte degli esercizi pubblici i più colpiti sono i bar e i ristoranti, che per ben il 40% degli intervistati non facilitano l’accesso alle carrozzine.

Anche i comportamenti dei guidatori recano danni ai diversamente abili, così la pensa la maggior parte dei parmigiani. Maggior senso civico è necessario affinché diminuiscano i parcheggi selvaggi che spesso (42% degli intervistati) ostruiscono gli scivoli che facilitano la mobilità dei diversamente abili, per non parlare poi dei posteggi loro riservati che diventano molto spesso territorio di conquista di automobilisti senza scrupoli (41%). Infine come non puntare il dito anche sulle automobili parcheggiate sui marciapiedi (11%) che ostruiscono il normale passaggio costringendo a deviazioni forzate e allo stesso tempo pericolose?

Capitolo mezzi pubblici. Anche sotto questo punto di vista le cose non migliorano. Secondo il 17% dei ducali i mezzi pubblici non sono pensati tenendo conto delle esigenze dei diversamente abili. Un 55% pensa che solo i mezzi di ultima generazione offrano loro adeguati comfort mentre un 28% è dell’idea che i servizi pubblici di trasporto siano efficienti solo in parte anche per le persone portatrici di handicap.

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