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Martedì, 30 Aprile 2024
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Aeroporto, i No Cargo rispondono a Buia: "Nel masterplan c'è scritto che l’allungamento della pista è indispensabile per poter far atterrare aerei merci"

L'associazione: "Se nel Masterplan c’è scritto che il numero di passeggeri a cui vuoi arrivare è 199.000, lo capiscono tutti che per i passeggeri non è necessario allungare la pista visto che negli anni passati i passeggeri sono stati anche oltre 250.000"

Dopo le dichiarazioni del presidente dell'Unione Parmense degli Industriali Gabriele Buia - che ha sottolineato che l'aeroporto, anche dopo l'allungamento della pista, non sarà uno scalo cargo, l'associazione Nocargoparma risponde con una nota stampa: "Se nel Masterplan c’è scritto che l’allungamento della pista è indispensabile per poter far atterrare aerei di grandi dimensioni da utilizzare per le merci, lo capiscono tutti che il business a cui punti è il Cargo" 

"Il Presidente UPI Buia ha dato la sua versione, un edulcorato racconto di come un aumento di aerei pesanti, rumorosi ed inquinanti si possa inserire pacificamente nelle nostre vite e nella nostra città. Gli aeroporti inquinano. Fanno rumore. I cargo in particolar modo. Al traffico di aerei cargo segue un aumento importante del traffico veicolare. A seguito dell’implementazione di traffico cargo deve nascere un’infrastruttura logistica che cementerà il MALL di Baganzola e 8 kmq a Fontevivo.

Dopo 700 persone che in Piazza della Pace sabato scorso hanno detto No Cargo non si sono fatti attendere titoloni e paginoni che riportano come sempre solo il pensiero dei proprietari dell’aeroporto. Facile importi quando sei anche proprietario dell’informazione della città. I Parmigiani, però, si sono informati, visto che il Masterplan è pubblico ed accessibile sul sito del Ministero.

Se nel Masterplan c’è scritto che l’allungamento della pista è indispensabile per poter far atterrare aerei di grandi dimensioni da utilizzare per le merci, lo capiscono tutti che il business a cui punti è il Cargo. In fondo all’articolo di stamane c’è una parola che sintetizza tutto il progetto ed è “profittevole”. Se nel Masterplan c’è scritto che il numero di passeggeri a cui vuoi arrivare è 199000, lo capiscono tutti che per i passeggeri non è necessario allungare la pista visto che negli anni passati i passeggeri sono stati anche oltre 250.000.

Se un aeroporto che movimenta 3 milioni di passeggeri ha una pista di 600 metri più corta della nostra, lo capiscono tutti che per i passeggeri non c’è bisogno di allungare la pista. Se a Bologna il Sindaco sta facendo una battaglia contro i voli cargo notturni perché i cittadini a oltre 4 km dalla pista sono esasperati, lo capiscono tutti che se i voli cargo potranno atterrare a Parma anche i parmigiani smetteranno di dormire.

Se negli ultimi 20 anni hai accumulato una perdita di 70 milioni di euro, lo capiscono tutti che vuoi cercare di recuperare i tuoi soldi a tutti i costi e con un progetto che affossa il nostro benessere, con uno spregiudicato indotto che inquina senza remore quello che respiriamo. L’impressione è la società che gestisce l’aeroporto si sia ficcata in un vero e proprio cul-de-sac ed ora cerchi di scaricarne le responsabilità su altri, in primis sul Consiglio Comunale che dovrà respingere la variante urbanistica necessaria per l’allungamento della pista.

Infatti, i 12 milioni che verranno erogati dalla Regione Emilia-Romagna sono vincolati per l’intervento di allungamento della pista Questo finanziamento pubblico per la normativa europea può essere erogato solo se l’aeroporto non supera i 200.000 passeggeri, altrimenti è considerato un aiuto di stato non consentito. Sembra che l’allungamento della pista serva per introdurre solo 1/3 voli cargo al giorno, necessari per ripianare le perdite della società di gestione.

Per allungare bisogna, però, espropriare terreni, interrare un elettrodotto, ampliare tutti i canali della bonifica che interessano l’area attorno all’aeroporto, fare una cassa di espansione, pensare ad una nuova strada Parma Rotta che sparirà, ecc… qualcuno parla di un investimento di gran lunga superiore ai 100 milioni di euro. A poche decine di km da Parma esiste già un aeroporto, quello di Montichiari, che si è specializzato sul Cargo: ha una pista lunga 2990 metri, disponibilità di magazzini destinati al cargo, piazzale dedicato al cargo, gestisce ogni tipo di cargo, inclusi deperibili e special cargo e anche XXL cargo, ha un orario di apertura24/7 per ogni tipo di esigenza, un servizio navetta per Milano e per i principali snodi Europei, nessuna chiusura – operazioni h 24 per 7 giorni alla settimana, nessuna restrizione per voli notturni.

Nonostante tutto questo bendidio infrastrutturale, anche nel 2022 ha chiuso con una perdita di oltre 1 milione di euro. I 12 milioni rappresentano, pertanto, una goccia nel mare dei costi necessari per attuare l’allungamento della pista. E’ necessario avere il coraggio di fermarsi, dire NO, anziché incaponirsi su un progetto insostenibile dal punto di vista tecnico, ambientale ed economico che modificherà profondamente il benessere, la salute e l'identità della Parma di domani. Il territorio chiede un aeroporto collegato con l’Europa, chiede tratte come Parigi, Londra che non solo portino i par migiani all’estero, ma che portino i turisti a Parma …forse i benefici che si trarrebbero potrebbero essere sufficienti a ripianare le perdite conseguenti"

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