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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Parma Città Pubblica: “Piano Enac, aeroporto di Parma non è nella rete Cargo. Un’altra tegola su Sogeap”

L’ associazione commenta la notizia che vede escluso lo scalo aeroportuale di Parma dalla rete cargo del piano nazionale aeroporti di Enac

Nel Piano, parlando degli scali già Cargo - come Bergamo, Bologna, Pisa, Ciampino e Napoli - si legge che “il ruolo del traffico merci deve essere riconsiderato in relazione alla riconciliazione con l'ambiente e con il territorio che non ne permette ulteriore sviluppo, prospettando al contrario un graduale phase-out”.  Parma è nell'elenco di scali con “frazioni contenute di traffico passeggeri” e non è stata quindi considerata nell’analisi di connettività.

“L'ennesima tegola sta per cadere sulla società di gestione dell'aeroporto di Parma” commenta l’associazione.

“Dopo perdite di bilancio per oltre 55 milioni di euro negli ultimi 15 anni, dopo le 7 pesanti prescrizioni (non ancora ottemperate) alla valutazione di impatto ambientale, dopo le riserve al progetto dichiarate dagli uffici tecnici di Comune di Parma, Provincia di Parma e ARPAE in sede di Conferenza dei Servizi, dopo l'obiezione di Autostrade S.p.A. in merito all'interferenza dell'allungamento della pista con la costruzione della quarta corsia, dopo una campagna elettorale che ha visto tutti i candidati a sindaco dichiarare la propria contrarietà allo sviluppo dell'aeroporto cargo e dopo l'elezione di Michele Guerra, che ha confermato il suo impegno in quel senso, arriva ora la bozza del Piano Nazionale Aeroporti che non prevede nessuno sviluppo per Parma”.

“ENAC non prevede nessuna possibilità per il Giuseppe Verdi perché, fondamentalmente, al di là dell'impatto ambientale, il tessuto imprenditoriale di riferimento non ha necessità di un aeroporto cargo”.

“In pratica una palese dichiarazione di inutilità che nega il mantra che ci viene propinato da anni dagli industriali e dalla gazzetta dell'infrastruttura strategica per il territorio”.

“Inutilità che si tradurrà in un ulteriore buco economico finanziario che la società di gestione cercherà di sanare con denaro pubblico, così come sta cercando di fare ora con i 12 milioni di fondi CIPE stanziati dalla Regione Emilia Romagna”.

“È il momento di fermare una volta per tutte questo insensato progetto di sviluppo e di allungamento della pista, ed è anche il momento che la SoGeAP si faccia carico delle proprie scelte senza cercare di ribaltare sulla collettività il costo di dubbie scelte strategiche e di gestioni finanziarie approssimative”.

“Il denaro pubblico deve servire per la collettività, non per sanare i debiti di una società privata” conclude Parma Città Pubblica.

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