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Ama la tua tiroide: il primo passo è parlarne

All’Ospedale di Parma colloqui informativi gratuiti con gli specialisti in occasione della settimana mondiale della tiroide. Prenotazioni a partire da giovedì 16 maggio

Amo la mia tiroide e faccio la cosa giusta: questo lo slogan scelto per celebrare la settimana della tiroide che ricorre dal 20 al 26 maggio per sensibilizzare l'opinione pubblica e il mondo scientifico sui crescenti problemi legati alle malattie tiroidee. I professionisti dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma organizzano colloqui informativi gratuiti con la cittadinanza.

Il calendario degli appuntamenti:

Martedì 21 maggio, dalle 14.30 alle 16.30, all’ambulatorio di Endocrinologia (n.22) presso i Poliambulatori (Pad. 23) sono disponibili 8 colloqui con la prof.ssa Roberta Minelli. Prenotazioni: giovedì 16 e venerdì 17 maggio dalle 8.30 alle 12.30 al numero 0521 702209.

Mercoledì 22 maggio, dalle 16.30 alle 17.30, all’ambulatorio di Endocrinologia, primo piano del Padiglione Barbieri (Pad. 11), sono disponibili 12 colloqui con il prof. Graziano Ceresini e la dott.ssa Michela Marina. Prenotazioni: venerdì 17, lunedì 20 e martedì 21 dalle 9 alle 13 al numero 0521 703334.

LA SETTIMANA MONDIALE DELLA TIROIDE

Amare la propria tiroide significa prevenire e diagnosticare precocemente le malattie della tiroide per ripristinare il benessere della persona. La tiroide è una piccola ghiandola, ma molto importante perché esercita funzioni critiche durante tutto l’arco della vita. Infatti, gli ormoni prodotti dalla tiroide regolano l’accrescimento e lo sviluppo del sistema nervoso nel bambino e in tutte le età agiscono sui sistemi cardiovascolare e osseo, sul metabolismo lipidico, glucidico e sul mantenimento dell’omeostasi energetica. Una riduzione (ipotiroidismo) o un eccesso (ipertiroidismo) del funzionamento della tiroide alterano tutti questi processi.

Quali sono le cause delle malattie della tiroide?

La carenza iodica insieme ad una predisposizione genetica sono le cause più frequenti di patologia nodulare della tiroide. Lo iodio è il costituente essenziale dell’ormone tiroideo e viene introdotto nell’organismo con gli alimenti che generalmente ne contengono basse concentrazioni. La carenza iodica può provocare, a seconda dell’età della vita in cui si verifica e dell’entità, riduzione del quoziente intellettivo, deficit neurologici “minori”, gozzo, formazione di noduli o ipertiroidismo. Per prevenire la carenza di iodio è necessario consumare in maniera varia e quotidiana cibi a più alto contenuto di questo micro nutriente (pesce, latte e formaggi) e soprattutto fare uso di moderate quantità di sale arricchito di iodio (sale iodato).

Chi sono i soggetti più a rischio per le alterazioni della funzione tiroidea e delle sue conseguenze?

E’ consigliato uno studio della funzione tiroidea nelle donne in età fertile che programmano una gravidanza e che abbiano una delle seguenti condizioni: parenti di primo grado con ipertiroidismo o ipotiroidismo, storia di tireopatia pregressa, presenza di anticorpi antitiroide o di altre patologie autoimmuni, diabete tipo 1, assunzione di farmaci ad azione antitiroidea, residenza in aree a carenza iodica e nei soggetti anziani nei quali le disfunzioni tiroidee anche lievi possono avere effetti dannosi sul sistema cardiovascolare.

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