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L'allarme di Ascom: "Bollette di gas ed elettricità aumentate del 100%: a rischio il futuro delle imprese del commercio"

Il presidente Vittorio Dall’Aglio: "Interi settori fondamentali per le famiglie italiane, alimentari al dettaglio, grande distribuzione, panifici, bar e ristoranti) e alberghi stanno registrando aumenti fino al 500%"

"In Associazione riceviamo quotidianamente le preoccupazioni delle nostre aziende associate per gli smisurati aumenti delle bollette energetiche che sono arrivate (e che arriveranno nelle prossime settimane) che, per essere chiari, mettono a serio rischio la continuità aziendale – ha commentato Vittorio Dall’Aglio, Presidente Ascom Parma - Porto ad esempio alcuni casi segnalati proprio oggi. Un pubblico esercizio associato che ha ricevuto una bolletta mensile del gas di luglio 2022 di quasi 19mila euro, quando, un anno fa nello stesso periodo, era di 6mila euro. Mentre un albergo ha ricevuto una bolletta di luglio, per la sola elettricità, di 60mila euro, contro i 30mila dello scorso anno. Aumenti registrati anche da un panificatore associato che ci ha mostrato una bolletta della luce da 9mila euro per luglio 2022, contro i 4mila di luglio 2021.

Si sta preparando una tempesta perfetta che vede da una parte l’aumento dei costi energetici, dall’altra l’inflazione e di conseguenza la riduzione della capacità di spesa delle famiglie. Interi settori fondamentali per le famiglie italiane e del nostro territorio, quali alimentari al dettaglio, grande distribuzione, panifici, pubblici esercizi (bar e ristoranti) e alberghi, stanno registrando aumenti fino al 500%. Già ora, nell’autotrasporto, invece, i vantaggi di abbattimento dei costi
dell’accise sono stati ormai superati dagli aumenti del gasolio. Dobbiamo ricordare infatti che il gasolio ha un’incidenza di circa il 30% dei costi di un’azienda di autotrasporto. Serve a questo punto un intervento immediato del Governo che definisca a livello europeo un tetto al prezzo del gas e la revisione delle regole e dei meccanismi dei prezzi dell’elettricità. Già nel prossimo Decreto Aiuti ci aspettiamo un potenziamento degli strumenti a favore delle piccole e medie imprese italiane che, pur non essendo considerate “gasivore” o “energivore”, sono pesantemente colpite da questa crisi. In particolare, chiediamo l’aumento dei crediti d’imposta, per arrivare a un vero sconto in bolletta che non preveda anticipazioni finanziarie alle nostre imprese. Nei prossimi mesi le imprese rischiano di perdere tutti i vantaggi economici scaturiti dalla ripresa post-pandemia.

E dove trovare i soldi? Bisogna colpire in maniera importante gli extra utili delle compagnie energetiche. Bisogna pensare sin da ora a una riforma delle fiscalità energetiche e a una riduzione del carico fiscale per trasporti e mobilità. E, nel medio periodo, impostare una nuova politica energetica che eviti situazioni come quelle che stiamo vivendo in questo momento.

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