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Barboncino sbranato al parco Bramante, la versione della proprietaria del rottweiler: "Avevo detto alla signora di non entrare"

Isabella Grassi, presidente comitato cittadella per Parma riporta le parole di chi stava conducendo il cane che ha ucciso il cucciolo

Mercoledì 23 agosto un barboncino è stato attaccato ed ucciso da un rottweiler all'interno dell'area cani di via Bramante. Isabella Grassi, Presidente comitato cittadella per Parma, riporta la versione della proprietaria del rottweiler. 

“Mercoledí 23 agosto ore 19,15- mi spiega la mamma della proprietaria del cane- sono uscita con Kenai per la passeggiata serale Giunti su via Bramante ho attraversato la strada sulle strisce pedonali in direzione dell’area cani posta all’incrocio con Via Ognibene notando che al parco c’erano molte persone, ho proseguito costeggiando la pista ciclabile. 

Giunta all’area cani, che era libera, sono entrata, ho chiuso il cancello e appeso il guinzaglio allo stesso poi mi sono recata verso la fontana per preparare l’acqua fresca nella ciotola presente. Nel frattempo è arrivata una signora con un barboncino marrone che mi ha chiesto se poteva entrare
perché il suo cane voleva giocare. Ho risposto che il mio cane non va d’accordo con i cani di piccola taglia tantomeno se maschi, ma lei ha insistito dicendo che il suo cane era un cucciolo e voleva socializzare. Mi sono chinata per riempire la ciotola dell’acqua, non ho fatto in tempo a ribadire alla signora di non entrare che aveva già aperto il cancello e Kenai è balzato verso il suo cane. 

Sono corsa immediatamente verso il cancello e ho afferrato Kenai dal collare facendogli lasciare la presa. La signora è uscita con il cane in braccio ma non c’è stato nulla da fare. Un signore che abita poco distante dal luogo dei fatti, si trovata a passare proprio nel momento dell’accadimento dei fatti e si è fermato a guardare. Le grida della signora hanno attirato l’attenzione di tutte le persone presenti al parco che hanno
cercato di tranquillizzarla e soccorrerla mentre io restavo attonita all’interno della area cani.

Una signora è uscita di casa portando acqua e bicchieri di plastica per dare ristoro alla proprietaria del barboncino che inizialmente sosteneva che io le avessi detto di entrare poi ha cominciato ad affermare che era tutta colpa sua. Giunta sul posto la figlia, si è rivolta a me chiedendomi le generalità, che le ho fornito, successivamente le due donne con il cane, su suggerimento di alcuni presenti, sono andate da un veterinario. Ancora scossa dell’accaduto sono rimasta qualche minuto ancora nell’area cani cercando di riprendermi bevendo sorsi d’acqua dalla fontana. La signora che era uscita di casa con la bottiglia, si è avvicinata alla rete e ha offerto anche a me un po’ d’acqua che gentilmente ho rifiutato in quanto avevo già bevuto.

Durante tutto questo lasso di tempo, nonostante i curiosi in prossimità della recinzione fossero molti, Kenai non ha avuto alcuna reazione nei confronti delle persone, solo un accenno di abbaio ad un bassotto maschio che si trovata a passare in direzione di stradello Polizzi. La proprietaria di questo bassotto si è fermata un attimo per chiedere cosa fosse successo, il signore ancora presente, gli ha spiegato l’accaduto in mia presenza e Kenai, al mio fianco, si è tranquillizzato lasciandomi parlare tranquillamente. Quando tutta la gente si è dispersa sono uscita dall’area cani mettendo il guinzaglio a Kenai e sono rientrata a casa senza più avere altri incontri.

Ho atteso tutta le sera e il giorno successivo una telefonata dalla la proprietaria del barboncino in quanto ancora non sapevo nulla di come stesse il suo cane, ma sono venuta a conoscenza di tutto solo leggendo il giornale venerdì mattina. Le settimane precedenti il fatto la signora col barboncino era passata più volta davanti alla mia abitazione e vedendo Kenai aveva tentato di avvicinarsi alla recinzione in quanto sosteneva che il
suo cane, cucciolo voleva giocare ma sia io che mio marito le abbiamo sempre detto che il nostro cane non avrebbe mai giocato con il suo in quanto non ama i cani di piccola taglia anche se cuccioli.”

Questa la ricostruzione molto pacata che ho raccolto e siccome si è a lungo parlato di Koda come cucciolo di barboncino che voleva solo socializzare, mi prendo qualche riga per descrivere Kenai. Kenai è un rottweiler di 7 anni, proveniente da un allevamento di Felino, che ha seguito diversi
percorsi educativi interrotti l’anno scorso per problemi di artrite che gli hanno imposto un periodo di riposo, risiede a pochi passi dal parco e gli abitanti del quartiere conoscono sia lui che la sua famiglia.

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