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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Comune di Parma, riduzione cosap per bar, chioschi e ambulanti

Per gli ambulanti dei mercati rionali e le bancarelle dei mercatini degli agricoltori, da aprile si applicherà una nuova tariffazione calcolata sulle effettive ore di lavoro delle attività. Una riduzione che si dovrebbe attestare sul 70% per gli esercenti

Il Comune di Parma ha deciso di ridurre i canoni per l'occupazione del suolo pubblico. Alla gratuità dei primi tre mesi del 2022 stabilita dal Governo, per bar, chioschi, e giostre in sede fissa si aggiungono altri tre mesi di esenzione. Da luglio a dicembre verrà poi applicata una tariffa dimezzata rispetto agli importi pre-covid.

Per gli ambulanti dei mercati rionali e le bancarelle dei mercatini degli agricoltori, da aprile si applicherà una nuova tariffazione calcolata sulle effettive ore di lavoro delle attività. Una riduzione che si dovrebbe attestare sul 70% per gli esercenti.

"Apprezziamo molto la decisione del Consiglio Comunale di Parma, su proposta della Giunta, di prolungare esenzioni ed agevolazioni rispetto alle occupazioni di suolo pubblico - commenta Stefano Cantoni, coordinatore del settore turismo e ristorazione di Confesercenti Parma - Al Governo e ai Comuni abbiamo proposto di mantenere diverse forme di sostegno alle piccole imprese, dalla riduzione della tariffa rifiuti al prolungamento dei mutui, in quanto stiamo ancora risentendo delle conseguenze pesanti della pandemia cui ora si aggiungono quelle della guerra in Ucraina. L'assessore Casa, con cui ci siamo incontrati martedi scorso, tra le altre cose, ci aveva anticipato queste decisioni e non possiamo che ringraziare ed essere soddisfatti. Auspichiamo - conclude Cantoni - che gli sgravi possano essere estesi anche ad altre imposte più trasversali, come ad esempio la tassa sui rifiuti, in modo che i benifici siano destinati alla totalità degli esercenti".

Esprime soddisfazione anche Massimo Delle Donne, Presidente Fiepet Parma: “Lo sforzo del Comune è importante e rappresenta un aiuto concreto che apprezziamo molto. Da mesi chiediamo che i sostegni dedicati alla nostra categoria dalle Istituzioni siano inseriti in un contesto programmatico chiaro, che consenta alle nostre attività in difficoltà di pianificare un percorso di ripresa. I nostri locali, anche storici, in questo momento sono come delle start-up: non abbiamo certezze circa il cambiamento delle abitudini e del modo di vivere professionale e personale dei cittadini, e quindi nemmeno sull’evoluzione del mercato. Ci serve qualche sicurezza almeno sul fronte delle spese – conclude Delle Donne - ; gli aiuti e i sostegni per essere ancora più efficaci e significativi, dovrebbero essere progressivi e pianificati almeno nel medio termine”. 

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