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Ecco come lavora il team che lotta contro il coronavirus nelle case protette

Ecco come internisti, geriatri e infettivologi fronteggiano i focolai

Azienda Ospedaliero-Universitaria e Azienda Usl hanno sviluppato un progetto in cui équipe multidisciplinari entrano nelle strutture protette effettuando una valutazione clinica seguita da internisti, geriatri, infettivologi e una valutazione igienica e sanitaria, seguita dall’equipe del dipartimento di sanità pubblica.

“Un progetto – precisa Ettore Brianti, direttore sanitario dell’ospedale Maggiore di Parma e sub commissario dell’Azienda Usl  di Parma – di forte integrazione che nasce da  un’esperienza che era già di Azienda Ospedaliero – Universitaria, con le unità mobile multidisciplinare gestite dal dipartimento Geriatrico-riabilitativo, diretto dalla professoressaTiziana Meschi. Abbiamo iniziato – conclude Brianti –  dai primi di aprile individuando insieme ai distretti e agli enti gestori delle Cra, case di residenza anziani, situazioni importanti dal punto di vista della diffusione del virus. Il nostro progetto va quindi a dare risposte alle necessità di cura e a fronteggiare i focolai virali presenti”. 

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