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I locali da ballo preoccupati: "I primi a chiudere, gli ultimi a riaprire"

Mendola, presidente Silb Parma: "La serrata dovuta all’emergenza Coronavirus ha lasciato senza ossigeno qualsiasi attività, gli affitti restano da pagare, le bollette arrivano e gli incassi sono a zero da mesi"

“La serrata dovuta all’emergenza Coronavirus ha lasciato senza ossigeno qualsiasi attività che operi a contatto con il pubblico, ma gli affitti restano da pagare, le bollette arrivano e gli incassi sono a zero da mesi.” Con queste parole Ernesto Mendola presidente Silb Parma, aderente ad Ascom, interviene per ribadire la pesante situazione in cui versano le aziende del settore intrattenimento e spettacolo, anche nella nostra provincia. “Chi gestisce discoteche e locali notturni – ha commentato - è chiuso da fine febbraio, per un totale di quasi una decina di week end senza lavoro. Siamo stati i primi a dover chiudere e presumibilmente saremo anche tra gli ultimi a poter riaprire, questo significa perdere almeno la metà del fatturato annuo e pertanto non è ipotizzabile che tutti gli adempimenti possano essere ottemperati come in un’annata normale. Penso agli affitti e alle utenze i cui pagamenti devono necessariamente essere annullati per il periodo in cui siamo chiusi, non solamente posticipati. In aggiunta, abbiamo presentato al Governo una serie di proposte, per permettere alle nostre attività di poter aprire quanto prima possibile, nel rispetto ovviamente della sicurezza e dei parametri sanitari che verranno definiti. Parallelamente, in aggiunta ai sistemi di finanziamento studiati dal Governo, abbiamo chiesto sistemi di contributi a fondo perduto, non restituibili, che vadano ben oltre i 600 Euro mensili ad oggi definiti nonchè sostegno economico per tutte quelle figure professionali che lavorano con noi. Mi auguro che siano accolte per non far fallire le nostre aziende e vedere svanire i sacrifici di una vita. ”

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