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Il Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano si riqualifica: come cambia il Rifugio Lagoni

Un intervento, ultimato da pochi giorni, per un importo complessivo di 327.000 euro, di cui 244.000 di lavori. L’edificio è di proprietà della regione Emilia–Romagna ed è dato in concessione alla Provincia di Parma

Un progetto di assoluto rilievo di riqualificazione sostenibile. È quello attuato dal Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, nell’ambito dei progetti “Parchi per il Clima”, per uno dei rifugi più significativi del crinale emiliano: il Rifugio Lagoni. Questa struttura, situata in uno dei luoghi più suggestivi dell’Appennino parmense, offre storicamente ospitalità e ristoro ad escursionisti che si trovano a percorrere i sentieri sulla riva dei laghi Gemini in Alta Val Parma e più in generale all’interno della foresta demaniale, in comune di Corniglio.

L’efficientamento energetico del rifugio Lagoni, presentato giovedì 3 agosto in Provincia a Parma, è uno dei 47 progetti “Parchi per il clima” finanziati al parco nazionale dell’Appennino tosco emiliano. Si tratta di un intervento, ultimato da pochi giorni, per un importo complessivo di 327.000 euro, di cui 244.000 di lavori. L’edificio è di proprietà della regione Emilia–Romagna ed è dato in concessione alla Provincia di Parma.

l lavori eseguiti hanno come obiettivo la riduzione delle emissioni di gas clima alteranti prodotte dal vecchio generatore attraverso l’installazione di serramenti performanti, di un nuovo impianto fotovoltaico comprensivo dell’installazione di un parco batteria e l’installazione di due nuovi scaldacqua in pompa di calore.

Grazie a dispositivi di home automation sarà poi possibile monitorare da remoto i principali dati di funzionamento degli impianti, le temperature ed il grado di carica delle batterie. Inoltre sono stati eseguiti lavori sulle linee elettriche di distribuzione, quadri elettrici,…

“Interventi come questo che mirano alla sostenibilità all’interno di un vero e proprio paradiso naturale – afferma Nicola Cesari, consigliere della Provincia di Parma delegato a patrimonio e sicurezza del territorio -, sono chiari segnali di come il Parco Nazionale voglia aggiungere ulteriore valore al contesto in cui ci troviamo. Pensando anche ai futuri progetti di valorizzazione del nostro appenino riteniamo si debba adottare appieno questa filosofia volta alla valorizzazione di questi magnifici rifugi”.

“Località Lagoni è sicuramente una delle zone paesaggisticamente più suggestive dell’intero Parco nazionale – ha aggiunto Fausto Giovanelli, presidente del Parco nazionale dell’Appennino tosco emiliano -. Il Rifugio è ben inserito nel contesto naturale e una lussureggiante fustaia di faggio lo circonda. Alcuni segni di minaccia però risultano evidenti e potrebbero compromettere questo patrimonio: le acque del lago sono sempre più calde e contengono molte alghe in sospensione, inoltre gli abeti che ombreggiavano la strada stanno morendo a causa delle estati sempre più calde e siccitose. Questo intervento, finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica col programma ‘Parchi per il clima’, contribuisce al contrasto del cambiamento climatico riducendo le emissioni di gas serra”.

“I Lagoni, Lagdei – Lago Santo e la foresta demaniale sono una delle perle del comune di Corniglio – ha concluso Giuseppe Delsante, sindaco di Corniglio -. Migliorare le strutture dal punto di vista della sostenibilità è uno degli obiettivi che il nostro Comune, anche in collaborazione con altri enti, si è dato per contrastare il riscaldamento globale. Fra le altre strutture comprese nel programma ‘Parchi per il clima’ all’interno del comune di Corniglio ci sono la scuola del capoluogo e la piazzola per la sharing mobility in località Cancelli”.

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