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LA POLEMICA / Salsomaggiore Terme

Il rally di Salsomaggiore multato: "Troppo rumoroso"

Il comitato “Fuori il rally da Salsomaggiore“, ha richiesto lo spostamento dell’evento dall’area del mercato di via Pascoli a una zona periferica della città. È stato presentato un reclamo ad Arpae. Il Comune deve risarcire danni derivanti da inquinamenti in luoghi pubblici

È finito al centro di una polemica, il Rally di Salsomaggiore. La città termale è apparsa divisa sulla possibilità di accettare la corsa. Le perplessità sono state palesate dal comitato “Fuori il rally da Salsomaggiore“, che ha richiesto lo spostamento dell’evento dall’area del mercato di via Pascoli a una zona periferica della città. Il motivo? Presto spiegato: è stato presentato un reclamo ad ArpaeAgenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia dell´Emilia-Romagna, per il rumore causato dalla corsa e facendo riferimento alla “Cherry Picking”, ossia la presentazione selettiva dei fatti, e a una recente sentenza della Corte di Cassazione che stabilisce la responsabilità dei Comuni nel risarcire danni derivanti da inquinamenti in luoghi pubblici.

"Sfruttando questa nuova sentenza, avrebbero impugnato le autorizzazioni concesse dal Comune davanti al Tar, evidenziando il fenomeno del Cherry Picking che è una pratica tristemente diffusa nelle pubbliche amministrazioni e che assume particolare gravità nel dibattito pubblico". Si legge nell'esposto. È arrivata una multa di 2 mila euro da Arpae per aver sforato i limiti di rumorosità nell’edizione del Rally che si è svolta lo scorso agosto.

Le intenzioni dell'amministrazione guidata da Luca Musile Tanzi erano quelle di andare avanti con la manifestazione, preservandola dopo che nel corso degli anni aveva visto una sempre maggiore adesione da parte della città. Tanto che i sostenitori dell’evento sportivo hanno promosso una petizione a favore del rally. 

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