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Inps, a Parma crescono le assunzioni. Ma i giovani...

Colpisce l'aumento del tasso di inattività dei giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni, in controtendenza rispetto a quanto avviene in Italia e in Emilia. Le donne toccano l'84,8% dal 78,1% del 2021 mentre gli uomini passano dal 64% al 69%

Un aumento delle assunzioni si è verificato a Parma: da 66.655 a 74.546. Il tasso di occupazione sale dal 60,1% al 62,2%. Colpisce l'aumento del tasso di inattività dei giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni in controtendenza rispetto a quanto avviene in Italia e in Emilia Romagna. Le donne toccano l'84,8% dal 78,1% del 2021 mentre gli uomini passano dal 64% al 69%. È il riassunto dei ricco programma dei dati diffusi da Inps che fotografano l'andamento di Parma e provincia. Il panorama sociodemografico della Provincia di Parma, in linea con la tendenza regionale, risulta essere caratterizzato da un andamento naturale con saldo negativo costante, consequenziale ad un graduale aumento, nel tempo, dei decessi a fronte di una progressiva diminuzione delle nascite. La tendenza opposta è evidenziata invece per quanto concerne l’aspettativa di vita alla nascita, costantemente positiva per l’arco temporale preso in esame. Si denota un andamento oscillatorio all’interno della Provincia sia del numero degli immigrati sia del numero degli emigrati. Picchi negativi per quanto concerne l’aspettativa di vita ed il saldo migratorio a cavallo del biennio 2020-2021 sono da intrepretare come naturale conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID SARS-19.

Nella Provincia di Parma è possibile osservare un aumento del tasso di occupazione a fronte di una riduzione sia del tasso di disoccupazione, sia del tasso di inattività. Tra il 2021 ed il 2022 il numero di assunzioni è aumentato, così come il numero di cessazioni di rapporti di lavoro, provocando una riduzione del saldo netto. I dati provinciali seguono lo stesso andamento sia dei dati regionali sia dei dati nazionali.

La Provincia di Parma ha segnato un aumento delle riscossioni per Entrate contributive pari al 7,4%, coerentemente con quanto risulta a livello regionale. Per quanto concerne i dati inerenti alla regolarità contributiva, è possibile osservare come il numero di richieste di certificazione si sia ridotto e si conferma una netta maggioranza di DURC regolari rispetto a quelli irregolari.

Nella Provincia di Parma si è riscontrato un aumento dei beneficiari di ammortizzatori sociali per cessazione di rapporto di lavoro, dovuto soprattutto ad un aumento delle domande presentate e successivamente accolte di NASpI. Per quanto riguarda questa prestazione l’Istituto eroga il beneficio entro 30 gg per circa l’88% delle domande accolte, percentuale inferiore rispetto al dato nazionale pari a circa il 90%. È possibile riscontrare la tendenza opposta per quanto concerne il numero dei beneficiari di ammortizzatori sociali per sospensione di rapporto di lavoro, andamento confermato da un minore ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni anche in conseguenza del ridimensionamento dell’emergenza COVID. È da considerare che la Cassa Integrazione in deroga è una prestazione conclusasi nel 2022. Per la Cassa Integrazione Ordinaria sono diminuiti i tempi medi di attraversamento da domanda ad autorizzazione che passano da 17 gg a 14 gg, rimanendo al disotto sia del dato regionale sia del dato nazionale. Prestazioni pensionistiche e previdenziali Nel quadriennio 2019-2022 il numero delle pensioni IVS liquidate ha subito oscillazioni. Il 2020 in particolare rimane l’anno con il maggior numero di pensioni liquidate. Nella Provincia di Parma l’importo medio mensile delle IVS liquidate, sia per le femmine sia per i maschi, risulta inferiore rispetto alla media regionale e superiore rispetto alla media nazionale. Nel 2022 nella Provincia sono vigenti circa 138 mila pensioni IVS; l’importo delle pensioni IVS vigenti per le femmine è più alto sia rispetto alla media regionale sia rispetto alla media nazionale, mentre per i maschi è inferiore rispetto alla media regionale ma superiore rispetto alla media nazionale. È possibile osservare come i tempi di pagamento (gestione pubblica) e definizione (gestione privata) delle pensioni, nella maggior parte dei casi, non superino i 30 gg, come accade anche a livello nazionale. In relazione alle anticipazioni pensionistiche, il numero di domande accolte per quanto concerne la prestazione di Opzione Donna è aumentato. Per quanto riguarda in modo specifico Quota 102, il numero di domande accolte risulta essere particolarmente esiguo in quanto si tratta di una prestazione di nuova introduzione. Relativamente a Lavoratori Precoci e APE sociale per l’anno 2022 si conferma la tendenza del 2021, con dati in crescita.

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