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La crisi di Svoltare: "Subito un nuovo socio o si chiude"

Emilio Rossi (Ciac): "Dipendenti a rischio licenziamento dopo l'arresto del legale rappresentante"

“Parma ha l’abitudine, pare sempre più a nascondere le cose anziché a renderle trasparenti”. Comincia così Emilio Rossi, presidente del Centro immigrazione asilo e cooperazione internazionale di Parma (Ciac) nell’analisi della situazione della cooperativa Svoltare, in crisi dopo l’arresto del suo legale rappresentante.

“Questa mi sembra una cosa grave - dice Rossi - perché la situazione di “Svoltare” ad esempio è una situazione grave che si trascina dall’inizio dell’anno. C’è stato un coraggioso, controcorrente comunicato della funzione pubblica della Cgil il 2 luglio in cui finalmente si diceva la verità: “Svoltare” è molto in difficoltà e le persone, i dipendenti, al momento non hanno un futuro a meno che non subentri ma molto rapidamente questa cooperativa Valdaostana. 

Ma se si ritarda, la convenzione di “Svoltare” scade e questo significa assenza completa di futuro per i dipendenti e poi ancora sappiamo, c’è  anche scritto nel comunicato, della difficoltà e del loro impegno, certamente, ma anche della difficoltà estrema di proseguire in percorsi che riguardano le persone accolte. Dunque questo diventa una questione su come viene realizzato l’asilo a Parma. Noi diciamo di riaprire il tavolo provincia asilo, costituito prima che l’ente venisse distrutta. Il tavolo era un gioiello Nazionale. Quindi ci si mette insieme istituzioni e terzo settore per trovare insieme la soluzione”.

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