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La Fondazione Toscanini risponde ai sindacati: "Nessun taglio"

Il contributo FUS riconosciuto alla Toscanini per il 2022 non è stato oggetto di nessuna decurtazione ma è superiore di circa 113 mila euro a quanto preventivato e raggiunge la quota di 2.256.566,26 euro

Dopo l'attacco dei sindacati che hanno definito insoddisfacente il bilancio della Fondazione Toscanini per sindacati e lavoratori, è arrivata la risposta. Con una nota stampa, Fondazione ha fatto sapere che "il contributo FUS riconosciuto alla Toscanini per il 2022 non è stato oggetto di nessuna decurtazione, anzi è superiore di circa 113 mila euro a quanto preventivato e raggiunge la quota di 2.256.566,26 euro, che è la più alta contribuzione FUS che la Fondazione ha registrato nella serie storica dell’ultimo decennio".

Nello stesso momento in cui la Filarmonica Toscanini torna in Italia dopo l’eclatante successo di Dresda, "come ampiamente riferito dagli organi di stampa e d’informazione televisiva, le OOSS diramano un comunicato che sconcerta, non solo per le tempistiche e le modalità scelte, ma soprattutto per i toni e i contenuti, senza che se ne comprendano le vere ragioni e con il chiaro intento di nascondere l’evidenza dei riscontri dell’attività della Fondazione in questo quinquennio, caratterizzato peraltro da difficoltà congiunturali senza precedenti. Le argomentazioni addotte sono vaghe, distorte, infondate o addirittura, cosa ancora più grave, non rispondenti al vero.

Sui punti più importanti precisiamo dunque che: il contributo FUS riconosciuto alla Toscanini per il 2022 non è stato oggetto di nessuna decurtazione, anzi è superiore di circa 113 mila euro a quanto preventivato e raggiunge la quota di 2.256.566,26 euro, che è la più alta contribuzione FUS che la Fondazione ha registrato nella serie storica dell’ultimo decennio. Quindi nessun taglio, anzi, un considerevole aumento; per quanto riguarda le consulenze, il rilievo si basa sul documento pubblicato nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito della Fondazione, ma da una lettura dell’elenco è facile rilevare come siano state ricondotte alla fattispecie delle "collaborazioni e consulenze" una serie di voci strumentali all’operatività della Fondazione, che rientrano chiaramente in ambiti artistici e tecnico-produttivi. Va comunque rilevato che, da un facile confronto con i siti delle principali istituzioni orchestrali e teatrali italiane, risulta che la Fondazione Toscanini è l’unica a dare del D. Lgs. 33/2013 un’interpretazione così estensiva, in un’ottica di massima trasparenza possibile;

il coinvolgimento dell’orchestra nei processi informativi è attuato, con assoluta trasparenza e regolarità, attraverso il Comitato Esecutivo dell’orchestra, formato da elementi scelti dai musicisti stessi tra i rappresentanti sindacali. Si tratta di una commissione di carattere artistico, con la quale il Sovrintendente si incontra una volta al mese per tutte le informazioni relative all’ambito artistico e produttivo. Le relazioni sindacali non sono state affatto interrotte: sono stati numerosi gli incontri di confronto tra direzione e rappresentanti sindacali, gli ultimi dei quali avvenuti in data 9 marzo e 23 maggio. Va specificato che il 21 marzo la direzione invitava le OOSS a un tavolo per avviare la trattativa relativa al rinnovo del contratto integrativo, invito che non è stato accolto;

il calo numerico dell’organico stabile dell’orchestra è stato registrato soprattutto tra il 2020 e il 2022 per il concomitante effetto di due cause: da un lato un picco di uscite (14 nell’arco del mandato) e dall’altro l’impossibilità a procedere con l’organizzazione di concorsi, stanti le restrizioni da emergenza Covid-19. Appena è stato possibile sono stati programmati, con accordo sindacale, diversi concorsi per il ripristino dell’organico stabile e ad oggi il numero di musicisti stabilmente impegnati è pari a 45, con 4 posti già assegnati e 1 in fase di verifica, che quindi portano il totale già a 49 più 1; i due concorsi già programmati entro la fine dell’anno in corso rendono disponibili altri due posti, ai quali va aggiunto quello di “altra spalla” (già previsto) e di “prima tromba”, che sarà ricoperto quanto prima. Il totale dei posti già previsti a budget è quindi di 54, più di quanti fossero all’inizio del mandato (52); al contempo, i dipendenti tecnico-amministrativi non sono affatto aumentati, e men che meno in “maniera spropositata”: a inizio 2018 erano infatti pari a 27 unità, tra tempi indeterminati e tempi determinati (4); alla fine del corrente mese saranno ancora 27 (tra cui sempre 4 a tempo determinato), di cui 2 part-time; si segnala in particolare il rapporto tra orchestrali e amministrativi, che era pari a 1,2 nel 2006, 1,8 nel 2022 e che oggi è già attestato a 2,2, il più alto della serie storica. Con il completamento della serie di concorsi già calendarizzati entro la fine del 2023 esso è destinato a raggiungere il valore di 2,5; per quanto riguarda il progetto artistico, non ci risulta che la materia sia nelle prerogative delle OOSS;

lo Statuto prevede che il sovrintendente presenti al CdA il “Regolamento di organizzazione”: il nuovo organigramma, ampiamente illustrato alle OOSS nell’ambito di un regolare e compiuto percorso di informativa sindacale, che peraltro ha concesso alle valutazioni dei rappresentanti più tempo di quello previsto dalla normativa vigente, ne è stato il necessario riflesso. La nuova strutturazione ha di fatto allargato la condivisione e la circolarità delle azioni e dei progetti. La verticalizzazione malamente intesa come “gerarchizzazione” era invece necessaria per dare maggiore ordine alla struttura, individuare competenze e responsabilità apicali, anche con l’assegnazione di obiettivi di budget;

la Toscanini ha fronteggiato la sfida epocale della grave crisi di questi anni moltiplicando l’offerta e diversificando le sue proposte progettuali, soprattutto nel settore della formazione ed ha voluto rivolgersi a un pubblico nuovo, dando vita al programma Community Music con progetti innovativi di carattere sociale, orientati anche alle periferie e alle fragilità. L’affermazione che questa progettualità sia uno “spreco di risorse” desta incredulità e indignazione;

infine, affermare che l’attuale mandato ha “offuscato la storia e la notorietà della Fondazione Toscanini” è evidentemente falso: la Fondazione ha riconquistato visibilità, riconoscimento e reputazione, a livello locale, nazionale e internazionale;

i risultati gestionali dell’attuale direzione insieme al CdA sono efficacemente riflessi anche nei dati dell’ultimo bilancio approvato e già illustrato all’Assemblea dei Soci, che ha registrato numeri estremamente positivi in tutti i parametri di riferimento, a partire da una netta espansione economica, con un valore record della produzione e un incremento del 719% delle sponsorizzazioni ed erogazioni liberali rispetto al quinquennio precedente;

tutti i dati saranno resi noti in ogni dettaglio nei prossimi giorni, nelle sedi e nei modi opportuni, per dare completa evidenza degli obiettivi raggiunti nel corso del mandato che sta per concludersi, perfettamente coerenti, del resto, con gli indirizzi strategici individuati dai due Soci pubblici di riferimento".

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