Medicina, protesta degli studenti contro il numero chiuso: "Va abrogato"
Il Fronte della Gioventù Comunista: "Più di 65.000 studenti parteciperanno ai concorsi per le facoltà di Medicina e Chirurgia, con la speranza di essere in quel risicato 20% che riuscirà a entrare"
In occasione dei test di ingresso per la facoltà di Professioni Sanitarie, il Fronte della Gioventù Comunista ha messo in atto una protesta contro il numero chiuso e "il modello aziendalistico della sanità".
"Il Sistema Sanitario Nazionale - si legge in una nota - ha dimostrato tutte le sue debolezze strutturali, frutto di smantellamento sistematico. Il SSN oggi sconta la mancanza di 30 000 infermieri, e la carenza di organico stimata per il 2023 tocca le 90 000 unità.
Dal 2010 a oggi, più di 170 presidi ospedalieri (15%) e 800 poliambulatori sono stati chiusi in tutto il paese. Contemporaneamente gli istituti di cura privati hanno proliferato e costituiscono ora più del 48% delle strutture sanitarie totali. Oggi non c’è promessa elettorale che tenga, perché tutti i principali partiti ne sono stati complici. Non sono bastati neanche due anni di pandemia e oltre 170.000 decessi per indurre un cambiamento di rotta. Con la retorica della meritocrazia, fittizia nei fatti, si sostiene un numero chiuso nei corsi di medicina e professioni sanitarie che, fin dalla sua istituzione, è stato uno degli strumenti con cui si è proceduto allo smantellamento della sanità pubblica. Così anche quest’anno, più di 65.000 studenti parteciperanno ai concorsi per le facoltà di Medicina e Chirurgia, con la speranza di essere in quel risicato 20% che riuscirà a entrare.
Quella contro il numero chiuso è la lotta degli studenti per costruire un sistema sanitario migliore, in grado di farsi carico della salute di ciascuno e rispondere alle situazioni di emergenza. Abolire il numero chiuso, contro la sanità voluta dai padroni!"