rotate-mobile
Attualità

Parco giochi inclusivo “Ferdinando Laghi”: un progetto di riqualificazione partecipata

Oltre 204mila euro di fondi regionali per riqualificare il parco nel quartiere Eurosia

Un progetto di riqualificazione partecipata del parco giochi “Ferdinando Laghi” di via Jacobs per ripensare l’area verde in un’ottica inclusiva: l’Amministrazione Comunale di Parma, grazie a un finanziamento del Fondo Disabilità della Regione Emilia Romagna di 204.000 euro, ha deciso di intraprendere un percorso condiviso con realtà associative e con i cittadini per riqualificare il parco situato nel quartiere Eurosia e renderlo un luogo dove bambine/e e ragazze/i possano esercitare insieme il loro diritto al gioco e, più in generale, rendere l’areaaccessibile a tutti per svolgere attività che educhino all’inclusione sociale.

Oggi pomeriggio sono stati presentati il progetto e il percorso partecipativo, attraverso una passeggiata nella sede del parco Laghi, alla quale hanno partecipato l’assessore alle Politiche sociali Ettore Brianti, l’assessore ai Lavori pubblici Francesco De Vanna, l’assessora a Partecipazione, Associazionismo, Quartieri e Toponomastica Daria Jacopozzi, insieme al gruppo di progetto, ai rappresentanti delle realtà cooperative e di volontariato che si occupano delle persone con disabilità presenti all’interno del Polo Patrizia Ferri, e a tutte le persone interessate a conoscere le opportunità e a partecipare attivamente a rendere il parco Laghi luogo di comunità, sicuro, accogliente e curato, per tutte e tutti.

“Il progetto riguardante questo parco – ha detto l’assessore Brianti – rientra nel Patto Sociale che abbiamo da poco presentato ed è un ottimo esempio di progettualità condivisa e partecipata con la rete sociale cittadina, formata dagli abitanti del quartiere e dalle associazioni che operano quotidianamente in questa zona, con i quali stiamo portando avanti passo dopo passo le scelte che porteranno alla riqualificazione di quest’area”. 

“La riqualificazione di questo parco – ha sottolineato l’assessore De Vanna – è stata pensata per andare incontro alle richieste di tante famiglie e cittadini: la volontà è quella di renderlo un luogo accessibile e il più possibile inclusivo, attrezzato per essere accogliente e fruibile anche da persone con disabilità fisiche e psichiche e un’area verde che possa rappresentare un presidio di socialità, aggregazione e sicurezza per tutti gli abitanti del quartiere e della città”.

“Questo progetto – ha commentato l’assessora Jacopozzi – ha il pregio e il valore aggiunto di unire sinergicamente le risorse delle istituzioni e quelle del quartiere, le realtà associative, ma anche le famiglie e i singoli cittadini: una unione di forze preziosa nel progettare quest’area verde, già ora molto frequentata e inserita in un quartiere che si sta espandendo, che possa essere sempre più inclusiva e fruibile da tutte e tutti”.  

La scelta dell’area individuata è motivata da alcune condizioni che la rendono particolarmente adatta a diventare un punto di inclusione sociale: si tratta di una zona pianeggiante e estesa molto frequentata da bambini e famiglie, nella quale sono già statiinstallati due giochi inclusivi. Nelle vicinanze inoltre sono presenti scuole, strutture con finalità educative, strutture sportive e didattiche e associazioni di persone con disabilità.

Il progetto ha l’obiettivo di essere inclusivo non soltanto nelle finalità della qualificazione di un parco gioco, ma anche nel modo di progettarlo, con il coinvolgimento diretto della comunità localein tutte le sue varie espressioni: l’area individuata è infatticollocata in un quartiere in cui sono presenti “tavoli” aperti alla comunità (servizio sociale territoriale, parrocchie, scuole, punti di comunità, associazioni, volontari).

L’approccio partecipativo è integrato dal metodo multidisciplinare garantito sia dai tecnici comunali del settore Welfare, del settore Patrimonio e Facility Management che dai responsabili e dal personale psico-educativo delle realtà cooperative e di volontariato che si occupano delle persone con disabilità presenti all’interno del Polo Patrizia Ferri, ovvero Sefora s.r.l. Impresa Sociale Anffas, Cooperativa Aurora Domus e CooperativaInsieme.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Parco giochi inclusivo “Ferdinando Laghi”: un progetto di riqualificazione partecipata

ParmaToday è in caricamento