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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Parma, diminuisce la capacità di spesa delle famiglie

Rispetto allo stesso periodo del 2019 e dopo un difficile 2020, vendite stabili per il 45% degli intervistati, in aumento per il 35% e in diminuzione per il restante 20%. 

Diminuisce la capacità di spesa delle famiglie, ma torna la voglia di fare acquisti, sempre stando attenti, però, al prezzo. È questo, in generale, il sentimento emerso dalla consueta indagine vendite svolta dal Centro Studi Ascom per monitorare l’andamento dei consumi nelle settimane che precedono il Natale.

L’indagine, condotta su un campione di aziende di Parma e provincia, ha evidenziato, rispetto allo stesso periodo del 2019 e dopo un difficile 2020, vendite stabili per il 45% degli intervistati, in aumento per il 35% e in diminuzione per il restante 20%. 

“Come evidenziato dall’indagine – ha commentato Cristina Mazza Vice direttore Ascom Parma – aumenta la percentuale di coloro che dichiarano vendite in aumento (35%), rispetto allo stesso periodo del 2019 quando erano il +10%. Un segnale quindi di una ritornata voglia di fare acquisti dopo un natale 2020 decisamente negativo, quando  lockdown e chiusure avevano fortemente limitato gli acquisti nei negozi. Un primo segnale dunque ottimistico in termini di economia circolare e valorizzazione del commercio locale.  

Per quanto riguarda invece i comportamenti d’acquisto nonostante l’ormai consolidata attenzione al prezzo, viene nuovamente premiata la scelta per  prodotti utili  e di qualità. Tra i regali più acquistati, torna ai primi posti la maglieria e l’intimo.

La forte ripresa dell’inflazione e i rincari delle bollette , – ha concluso Mazza - hanno tuttavia inciso sulla spesa destinata ai regali di Natale che, in linea con quanto rilevato anche a livello nazionale, abbassa lo scontrino medio delle famiglie a 55 euro pro capite.”

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