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La psicosi della banda armata di spranghe: ma è solo una fake social

All'interno di un noto gruppo Facebook nazionale è iniziata a girare la fake news di una banda armata per le strade di Parma: centinaia di segnalazioni

Tutto è nato dal Web quando all'interno di un gruppo Facebook nazionale con migliaia di utenti, Pastorizia Never Dies- già noto alle cronache di cui si è occupata anche Selvaggia Lucarelli, riuscendo a far chiudere con le segnalazioni dei suoi fans il gruppo originario che aveva quasi 400mila utenti - è iniziata a girare la fake news della presenza - per le strade della nostra città - di una banda di giovani, armati di spranghe (e in una delle versioni anche di forconi), intenta a seminare panico e a minacciare i giovani della nostra città. 

Insomma una baby gang armata che, periodicamente, si muoverebbe in alcune zone della nostra città a caccia di vittime. Dal Web e con il passaparola, dei gruppi Facebook locali ma anche dal vivo, la storia della banda armata di spranghe, ovviamente una fake news, è diventata quasi 'reale', creando malumore e preoccupazione in tantissime persone. Moltissime le segnalazioni da parte dei genitori di studenti degli istituti superiori di Parma per capire se la voce che, sempre più insistentemente stava girando anche nelle scuole della nostra città, fosse vera o falsa. 

Ma da dove nasce la storia fake? Dopo il messaggio di un utente di Parma su Instagram - che avrebbe risposto in privato ad una meme offensiva contro le ragazze nate nel 2003 invitando un amministratore del gruppo Facebook a rimuovere il post e a recarsi a Parma per affrontare l'argomento - è stata creata ad hoc la storia del gruppo di giustizieri parmigiani delle ragazze del 2003, armati di spranghe, in giro per la città. "Non risultano segnalazioni di bande di giovani, armate di spranghe, che girano per la città". La conferma arriva dalle forze di polizia che, ogni giorno, monitano il territorio di Parma e provincia. 

Gli amministratori del gruppo hanno sottolineato: "Siamo in linea con gli standard di Facebook, non fabbrichiamo fake news. La vicenda non è altro che una serie di “meme” (ironici per definizione) e alcuni semplici utenti, da cui ci dissociamo come staff, che hanno scritto le segnalazioni" 

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