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Protezione civile in rete: la Pedemontana sociale fa scuola

Iniziato il corso di formazione per rafforzare l’integrazione tra Pronto intervento sociale e Prociv, destinato a diventare un modello per tutta la regione

Nei territori dei distretti Sud Est e Valli Taro – Ceno, la rete tra Servizi sociali impegnati nel PR.IN.S., il Servizio di Pronto Intervento Sociale, e
dedicati al Coordinamento degli interventi di natura sanitaria e sociale della Funzione 2 di Protezione civile si rafforza sinergicamente, diventando un
modello integrato da esportare in tutta la regione Emilia-Romagna. Un modello che fa scuola, perché in caso di emergenza, ad esempio a seguito di
un terremoto o di un’alluvione, i due sistemi diventano complementari nel garantire la messa in sicurezza della popolazione e il supporto sociosanitario
necessario, in particolare ai cittadini più fragili come anziani, minori o persone con disabilità.

La chiave di volta per dare una risposta pronta e integrata è stata la nascita del PR.IN.S., avviato dal 1° settembre 2023, nei 29 comuni parmensi dei
distretti Sud Est e Valli Taro – Ceno dove vivono oltre 120mila persone. Un servizio reso possibile da una virtuosa sinergia tra Pedemontana sociale
– l’Azienda del welfare dell’Unione Pedemontana Parmense che ricopre il ruolo di committente –, Unione Montana Appennino Parma Est, ASP
“Rossi Sidoli” e Unione Montana Valli Taro e Ceno. 

Il PR.IN.S., che assicura una reperibilità telefonica in caso di emergenze e urgenze sociali che possono colpire improvvisamente i cittadini provocando
bisogni non differibili ai quali occorre dare una risposta immediata ed efficace, rappresenta un notevole valore aggiunto per il sistema di Protezione civile che Pedemontana sociale ha deciso di mettere in rete, co-progettando assieme a Stefano Castagnetti, geologo esperto di Protezione civile e
consulente dell’Unione Pedemontana Parmense, un innovativo percorso formativo rivolto in particolare alla dirigenza e agli assistenti sociali titolari
della Funzione 2 di Protezione Civile della Pedemontana Sociale ed esteso agli operatori del PR.IN.S.

Il corso, accreditato dall’Ordine degli Assistenti sociali con il riconoscimento di 8 crediti formativi e 3 deontologici, è iniziato lo il 27 febbraio nel Centro Unificato Provinciale di Protezione civile in via Del Taglio a Parma e si articolerà in 4 pomeriggi, terminando il 12 aprile nel Municipio di Collecchio. Al primo incontro Gemma Mengoli, funzionario del Settore welfare, Politiche sociali di relazione e pari opportunità della Regione, ha sottolineato come il percorso rappresenti un’esperienza pilota da estendere a livello di ambiti territoriali e distretti socio-sanitari in tutta l’Emilia- Romagna.

Il team dei docenti sarà composto, oltre che da Mengoli e Castagnetti, da Stefania Pelosio, presidente di ASSI.EME, l’associazione che fa parte del
sistema di Protezione civile regionale formata da Assistenti sociali volontari specializzati nelle emergenze. Durante le lezioni verranno illustrati il sistema di Protezione civile e i suoi compiti, le metodologie del servizio sociale e l’organizzazione socio-sanitaria nelle emergenze. Durante l’ultimo
appuntamento, che vedrà la partecipazione dei volontari di ASSI.EME, verrà simulata e affrontata un’emergenza.

«Siamo particolarmente soddisfatti di questo innovativo progetto formativo – sottolinea il direttore generale di Pedemontana sociale Adriano Temporini –
che va ad arricchire ulteriormente e sinergicamente le competenze e le metodologie di lavoro del nostro servizio, impegnato nel Pronto intervento
sociale negli orari di chiusura dei servizi e nei piani comunali di Protezione civile, non solo nella gestione e nel superamento delle emergenze, ma anche nella previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi».

«Un efficace sistema di Protezione civile si costruisce lavorando in “tempo di pace” - afferma Castagnetti –, mediante percorsi formativi teorico-pratici,
come quello avviato con Pedemontana sociale e che certamente darà ottimi frutti nel favorire quel gioco di squadra tra i vari componenti che, come recita il Codice della Protezione civile, ha l’obiettivo di tutelare la vita, l’integrità fisica, i beni, gli insediamenti, gli animali e l’ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da eventi calamitosi di origine naturale o dall’attività dell’uomo».

«L’obiettivo di questo corso è quello di rendere il sistema sempre più efficace nel supportare i cittadini che potrebbero trovarsi in situazioni di difficoltà, anche psicologica – dichiara il presidente di APS e sindaco di Traversetolo Simone Dall’Orto –. L’integrazione tra PR.IN.S. e Protezione civile è un passo fondamentale in questa logica, che l’Unione Pedemontana persegue già da tempo. Basti pensare al sistema di geolocalizzazione e al monitoraggio quotidiano delle persone fragili che vivono nei nostri territori e che necessitano di un’assistenza tempestiva e qualificata».

«L’ulteriore miglioramento della qualità dei nostri servizi si può ottenere grazie a un forte investimento sulle competenze, le conoscenze e le relazioni del personale che vi opera, di cui è già nota l’elevata professionalità – osserva il presidente dell’Unione Pedemontana con delega alla Protezione civile e sindaco di Sala Baganza Aldo Spina –. In quest’ambito innovativo, il confronto con realtà territoriali ed associative all’avanguardia favorirà questo
processo».

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