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Pnrr, il Comune riqualifica l'ex municipio di San Lazzaro in via Zarotto: stanziati 2 milioni e 500 mila euro

L'edificio verrà ristrutturato con un intervento che prevede anche la rimozione dell'amianto. Ecco come cambierà: al piano terra un circolo con bar, al primo piano tre uffici e una sala civica 

L'ex municipio del quartiere San Lazzaro in via Zarotto a Parma verrà riqualificato grazie ai fondi del Pnrr. La giunta comunale ha infatti approvato, nei giorni scorsi, lo stanziamento di 2 milioni e 500 mila euro proprio per provvedere all'intervento di ristrutturazione dell'edificio. I lavori prevedono, tra le altre cose, anche la rimozione dell'amianto ancora presente all'interno della struttura. Il progetto prevede sia interventi di natura strutturale che architettonica, a cui si affiancano gli interventi di natura impiantistica. 

Ecco come cambierà l'edificio: al piano terra un circolo con bar, al primo piano tre uffici e una sala civica 

Si prevede una serie di interventi di natura strutturale volti a risolvere le criticità manifestatesi a seguito degli eventi sismici del 2012, con rifacimento complessivo della copertura, rifacimento di alcuni solai, incatenamento degli impalcati e rinforzo dei paramenti murari. A questi interventi si affiancano interventi di superamento delle barriere architettoniche, di revisione del layout interno e di efficientamento energetico.

Si prevede di abbattere le barriere architettoniche al fine di rendere completamente accessibile l’edificio. Si prevede, pertanto, l’eliminazione della scala e delle rampe metalliche poste sotto al portico in corrispondenza dell’ingresso principale e la realizzazione di una rampa interna. Si prevede la sostituzione di tutti gli infissi esterni, che dovranno avere delle caratteristiche prestazionali adatte all’isolamento termico. Per quanto concerne le pavimentazioni, al primo piano si prevede la posa di un pavimento tipo “terrazzo alla veneziana” a basso spessore (4-8 mm), in modo da ottimizzare il più possibile il pacchetto del solaio e creare un effetto che non si discosti troppo dalle marmette esistenti. Al piano secondo ed al piano terra, invece, non essendoci problemi di spessore, si è optato per riproporre i pavimenti esistenti, utilizzando gli elementi smontati e rimontati, integrandoli ove necessario per completare gli ambienti. 

Da un punto di vista igienico sanitario saranno migliorate le condizioni di salubrità dell’edificio con il rifacimento della copertura, attualmente in cattivo stato e determinante infiltrazioni negli ambienti del secondo piano. Si prevede anche l’inserimento di uno strato isolante al di sopra del piano di calpestio del solaio del sottotetto per diminuire le dispersioni termiche dell’edificio. Allo stato attuale, il riscaldamento di tutti i locali è realizzato con terminali costituiti da corpi radianti a convenzione di vario genere, costituiti, principalmente, da radiatori in ghisa di varie dimensioni. Il riscaldamento dell’edificio avverrà con un impianto del tipo fan coil alimentato dal sistema di teleriscaldamento esistente.

In linea generale, il progetto architettonico prevede la rifunzionalizzazione dell’edificio con l’obiettivo di realizzare spazi ed ambienti adeguati ad ospitare attività associazionistiche e circoli socio – culturali. Il livello seminterrato rimarrà con la funzione attuale di zona deposito e centrale termica. Al piano terra si prevede che lo spazio sia dedicato ad un circolo, con dotazione di bar e salette. Al piano primo si prevede la realizzazione di tre uffici per associazioni e di una sala civica in corrispondenza del fronte su via Zarotto. Al piano secondo, analogamente, saranno ricavati tre uffici; su tutti e tre i livelli, inoltre, è prevista la realizzazione, in prossimità del nuovo vano ascensore, di un blocco di servizi costituito da due bagni, di cui uno per disabili.

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