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Roberta Biagiarelli incarna le 'Figlie dell'Epoca' e tutte le donne che lottano per la pace e contro il patriarcato

Lo spettacolo è andato in scena nell'ambito del Festival Femminista Re/Sister

Chi sono le Figlie dell'Epoca ? Le donne che il 28 aprile del 1915, mentre migliaia di uomini di nazioni diverse avevano già dato il via a quella grande carneficina che sarebbe stato il primo conflitto mondiale, si riunivano per chiedere di far tacere le armi e dare la parola alla diplomazia e alla pace. All'Aja più di 2 mila donne da tutto il mondo si autoconvocarono, dal 28 aprile al 1° maggio 1915, per il Congresso Internazionale delle Donne. Roberta Biagiarelli, con una maestria rara, ha appassionato il pubblico del Festival Femminista Re/Sister con lo spettacolo 'Le Figlie dell'Epoca. Donne di pace in tempo di guerra'. 

Una narrazione precisa, forte e determinata. Come le donne, compresa Rosa Genoni - icona della moda italiana di inizio Novecento in grado di unire uno spiccato senso estetico ad un forte impegno etico e politico, unica rappresentante delle donne italiane al Congresso - che parteciparono a quell'incontro. Biagiarelli racconta lo spirito che animò quel raduno che vede la presenza di 1.136 delegate, tra due ben 47 provenienti dagli Stati Uniti. 

Entra nella storia e riesca a comunicare, con ritmi narrativi anche molti diversi tra loro, l'autenticità di quel percorso, cancellato dai libri di storia e dalle narrazioni guerresche e maschili di quel periodo storico. Come le donne che nel 2023, a Parma fanno nascere e crescere un festival femminista sempre più qualificato sul fronte dei contenuti politici e sempre più nutrito come numero di presenze.

Le donne di Roberta Biagiarelli lottano per avere un peso all'interno della storia di quegli anni, un peso che gli verrà riconosciuto solo nelle risoluzioni della conferenza di pace, influenzate da quelle uscite dal Congresso delle Donne. "Senza citare le fonti" ironizza durante lo spettacolo l'attrice, autrice e progettista teatrale. Al numeroso pubblico del Festival Femminista ha regalato più di un'ora di emozioni ed è stata ricambiata con minuti di applausi. Roberta, in scena, tesse un filo rosso che lega le donne che parteciparono all'incontro del 1915 con quelle che ancora oggi si mobilitano e lottano per le rivendicazioni di genere. 

La storia di Roberta Biagiarelli è anche la storia di Sarajevo dove "Il Novecento si apre e si chiude", è la storia di Srebrenica, un luogo dell'anima per l'attrice che ha dedicato ai Balcani gran parte della sua ricerca teatrale. Il suo magnifico spettacolo A come Srebrenica tocca corde molto sottili. In 'Figlie dell'Epoca' Roberta Biagiarelli entra ed esce dal contesto teatrale, si identifica con le donne dell'Aja, prende parola, rivendica un percorso. E urla invocando le immagini dei corpi straziati durante il lunghissimo assedio di Sarajevo e del massacro di Srebrenica. Lo stesso urlo di tutte le donne che oggi, nel 2023, lottano contro la violenza e per ricostruire una società in cui il patriarcato e la guerra siano solo tristi ricordi del passato. 

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