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Tardini, la mozione della maggioranza: dubbi sulla demolizione e salvaguardia della scuola

C'è perplessità anche sul suo utilizzo a fini commerciali, oltre che sulla durata della concessione

Verrà discussa lunedì in Consiglio Comunale (aperto al pubblico) la petizione presentata dai Comitati uniti sotto il claim "Fermiamo il progetto sullo Stadio Tardini", che ha raccolto 8.200 firme. Ma rischia di allungarsi l'iter burocratico che dovrebbe portare alla ristrutturazione dello Stadio, a causa della mozione che la maggioranza (Pd, Effetto Parma, Lista Guerra e Sinistra coraggiosa) ha preparato nei giorni scorsi e che verrà discussa in Consiglio Comunale. Intanto i professionisti del gruppo Krause stanno lavorando sul progetto definitivo, da presentare dopo il parere favorevole della stessa Giunta sulla pubblica utilità del progetto. Nella mozione della maggioranza viene chiesto al Parma Calcio di tenere conto di alcuni aspetti. "Nel corso della Conferenza dei servizi - si legge  - gli uffici tecnici di Comune e Provincia hanno sottolineato gravi e insanabili criticità del progetto.

In particolare, ci si interroga sulle funzioni dello stadio e sulle funzioni commerciali "aperte sette giorni su sette e all'utilizzare l'impianto anche per eventi di natura non sportiva". Sono stati messi in evidenza "forti criticità in materia di aumento del traffico e dell'inquinamento acustico e dell'aria, grave e ulteriore carenza di parcheggi ed elevati rischi di sicurezza urbana e incolumità pubblica, poiché l'impianto si trova immerso, senza soluzione di continuità, in un tessuto urbano residenziale altamente edificato, non modificabile, a elevata densità abitativa. Le funzioni commerciali previste nell'impianto avranno un impatto negativo sugli esercizi commerciali già presenti nell'area". 

Ci si interroga anche sulla sostenibilità ambientale "con l'applicazione anche del principio del riuso, affinché gli elementi della costruzione che abbiano ancora una vita utile sotto il profilo strutturale e non siano ingiustificatamente sottoposti a demolizione, a partire dalla tribuna cosiddetto Petitot". C'è perplessità anche sull'utilizzo a fini commerciali di alcuni spazi, oltre che sulla durata della concessione. La mozione deve essere discussa dal consiglio comunale per una "nuova messa in discussione della esistenza del pubblico interesse della proposta e deve essere messa al voto la salvaguardia e il pieno e duraturo mantenimento in esercizio del plesso scolastico Puccini Pezzani, scuola essenziale e baricentrica per i suo quartiere che accoglie circa 640 alunni, garantendo di inserire nella pianificazione comunale tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria necessari alla piena funzionalità dell'istituto, dimostrando la ferma intenzione dell'Amministrazione comunale di anteporre la funzione pubblica essenziale di una scuola e le esigenze delle famiglie del quartiere all'interesse economico del privato Parma Calcio 1913". Si fa leva anche sul rispetto del "valore identitario dello stadio, affinché l'architettura sia congruente con la cornice e possieda caratteri di sobrietà sia nei tratti distintivi dell'immagine complessiva dell'intervento, che nell'impostazione dell'impianto tipologico; inserimento di clausole specifiche nella convenzione al fine di contingentare eventuali correttivi futuri che possano determinare estensioni della durata della concessione ed incrementi delle superfici commerciali ammissibili. Gli spazi commerciali dovranno essere, già nella fase di realizzazione iniziale, meramente residuali rispetto all'intervento complessivo e compatibili con la rete dei negozi di vicinato già presente nell'area". 

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