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Tirreno-Brennero, slitta ancora l'inaugurazione del casello dell'autostrada che finisce nei campi

Dopo un anno di ritardi era prevista ad ottobre 2023. Mentre la Regione Emilia-Romagna e Lombardia chiedono al Ministro Salvini il finanziamento del secondo lotto non c'è nemmeno una previsione per l'inaugurazione del primo, con il casello di Sissa Trecasali completato e non ancora aperto

Non c'è pace per il casello di Sissa Trecasali della Tirreno-Brennero. Dopo lo slittamento di un anno, da ottobre 2022 a ottobre 2023, dovuto a ritardi nei lavori non meglio specificati anche il mese di ottobre è passato e dell'inaugurazione non c'è ancora traccia. Oltre ai ritardi (e ai costi di realizzazione) l'anomalia evidente è che la nuova autostrada finisce dritta nei campi della campagna parmense.

Mentre le Regioni Emilia-Romagna e Lombardia chiedono che l'opera venga completata con il secondo lotto che è prevede la progettazione del tratto che dovrebbe collegare il primo tratto con Nogarole Rocca, in provincia di Verona, per ora non c'è nemmeno una previsione per quanto riguarda l'inaugurazione del primo tratto, già slittata di un anno. Il secondo lotto, poi, non è stato ancora nemmeno finanziato. 

Emilia-Romagna e Lombardia, appello a Salvini: "Completare la Tirreno-Brennero, l'opera sarà un ponte verso il nord Europa" 

Il raccordo autostradale Tirreno-Brennero, conosciuto anche come Tibre, deve essere finanziato per permettere il completamento di una infrastruttura che interessa ben cinque regioni: la Liguria e la Toscana - terminali portuali del corridoio tirrenico -, l’Emilia-Romagna - con lo snodo interportuale di Parma -, la Lombardia - interessata dalla maggior parte del tracciato - e il Veneto - terminale nord e porta di accesso verso il Nord Europa.

A preoccupare Emilia-Romagna e Lombardia è il finanziamento del secondo lotto, non ancora previsto nonostante l’opera sia stata inserita dal Governo tra quelle strategiche, che garantirebbe un alleggerimento della viabilità ordinaria di entrambi i territori.

Per questo gli assessori alle Infrastrutture Andrea Corsini (Emilia-Romagna) e Claudia Maria Terzi (Lombardia) hanno inviato al vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, una lettera per chiedere la conferma della volontà di realizzare il prolungamento del Tibre insieme alla copertura economica necessaria per garantirne il completamento.

“Bisogna procedere coi lavori- afferma Corsini- per realizzare un’opera che è parte del Corridoio Tirrenico della rete europea TEN-T Comprehensive e svolge un ruolo fondamentale di collegamento interregionale e raccordo intermodale tra ben cinque regioni. Un’infrastruttura riconosciuta dal Governo come strategica e già inserita nelle pianificazioni di Emilia-Romagna e Lombardia. Ci auguriamo quindi- conclude- che il ministro Salvini accolga la nostra richiesta e ci sostenga nel completamento di un’infrastruttura necessaria non solo per i territori interessati ma per il Paese e come ponte verso il nord Europa”.

In particolare, per l’Emilia-Romagna si tratta dare funzionalità al primo lotto della bretella autostradale per collegare l’infrastruttura al corridoio Cispadano, in parte già in esercizio e in parte in fase di approvazione nell’ambito della concessione regionale dell’autostrada regionale Cispadana, con caratteristiche di strada extraurbana secondaria tra il nuovo casello di Terre Verdiane in comune di Sissa Trecasali e la SP72 Parma-Mezzani.

Il progetto: 513 milioni di euro per 12 chilometri, 42 milioni e 750 mila euro a chilometro 

Il progetto contestatissimo dai residenti che è costato - per quanto riguarda il primo lotto - 513 milioni di euro per soli 12 chilometri. Ma c'è un'anomalia abbastanza evidente: la nuova autostrada finisce infatti dritta nei campi della campagna parmense. L'autostrada Parma-La Spezia sarà presto chiamata La Spezia-Sissa Trecasali: il nuovo tratto di autostrada infatti collegherà lo svincolo dell'A1 a Ronco Campo Canneto. Facendo bene i calcoli possiamo notare che sono stati spesi 42 milioni 750 mila euro a chilometro, per una velocità media di avanzamento di 521 metri l'anno

Per realizzare 12 chilometri ci sono voluti 23 anni, per completarla ne mancano altri 72...

Il progetto completo prevede il collegamento con l'autostrada A22 Tirreno-Brennero, in particolare con il casello di Nogarole Rocca, in provincia di Verona: l'intenzione è infatti di togliere traffico all'autostrada A1. Dalla fine del nuovo tratto a questo casello ci sono però altri 72 chilometri. Se per realizzare 12 chilometri ci sono voluti 23 anni, dal 1999 (data del decreto ministeriale) al 2002 sarà difficile riuscire a completarne più di 70 in breve tempo. Come mostra l'inchiesta realizzata da Today le varianti al progetto completo hanno ovviamente provocato un aumento dei costi: dal miliardo e 267 milioni iniziali si è arrivati alla previsione di 2 miliardi e 730 milioni, come riporta il "Sistema informativo legge opere strategiche" della Camera dei deputati. I costi, in pratica, sono aumentati del 115% nel corso degli anni. 

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