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Cronaca

Assemblea dei 500, Ghiretti: "E il Consiglio Comunale?"

"Caro Pizzarotti, se desidera dialogare con l'intera città, deve farlo attraverso quel Consiglio comunale che lei, evidentemente, tanto detesta"

"La discussione -sottolinea Ghiretti- accesasi intorno all’idea dell’amministrazione comunale di dar vita ad un organo consultivo costituito da 500 cittadini merita alcune considerazioni, visto soprattutto il recente intervento del sindaco Pizzarotti, il quale attraverso Facebook  ha fatto sapere che “decidere in modo condiviso sui quartieri dà fastidio ai soliti che sono stati abituati a ‘dirigere’ da dietro le quinte”.Ora, vorrei rammentare al nostro impavido sindaco che l’organismo democratico per eccellenza, che consente di decidere sistematicamente in modo condiviso, esiste già: si chiama Consiglio comunale. Le persone che vi siedono non sono lì, come evidentemente pensano molti attivisti del movimento 5 stelle, perché appartenenti alla “casta”, ma perché espressione diretta del voto popolare. 

Resto poi allibito dal fatto che sulla nascita di questo organismo si è deliberatamente evitata qualsiasi discussione consigliare, tanto per ribadire quanto il sindaco sia affezionato a questa assemblea. Siamo stati invitati ad aderire “al buio”, senza sapere come funzionerà e senza che vi sia stata una reale informazione su questa iniziativa, se si escludono gli incontri di quartiere a cui avrà partecipato, se va bene, qualche centinaio di cittadini. Per altro sul tema del decentramento sono già intervenuto più volte proponendo di coinvolgere sul territorio la fitta rete di associazioni, parrocchie e realtà istituzionali che potrebbe essere un ottimo tramite tra quartieri e amministrazione comunale. Naturalmente questa mia idea, buona o cattiva che sia, non ha meritato una sola parola di commento da parte dell’intellighenzia grillina che, intuisco, è desiderosa di coinvolgere la cittadinanza, ma non ha nessun interesse ad ascoltare le opinioni di uno che è stato votato dal 10% dei parmigiani.

E se il mattino ha l’oro in bocca, si capisce bene come questa assemblea di cui nulla si sa (dove si riunirà? Come funzionerà? Che compiti avrà?) nelle intenzioni vorrebbe essere un organo più democratico e più rappresentativo del Consiglio comunale stesso. Alla faccia della democrazia, quella vera! Caro Pizzarotti, se desidera dialogare con l’intera città, deve farlo attraverso quel Consiglio comunale che lei, evidentemente, tanto detesta, nella consapevolezza che istituire assemblee non si sa in quale modo rappresentative non darà più sostanza alle sue proposte. Quanto ai suoi arguti riferimenti alle “competenze in materia” di chi osa intervenire su questi argomenti, attendo con viva curiosità di conoscere le sue…"

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