Berceto, Lucchi contro l'Unione dei Comuni: 30 domande alla Regione

Il sindaco di Berceto, Luigi Lucchi, é sempre più contrario all'Unione dei Comuni nella montagna ovest di Parma, così ha stilato una trentina di domande da porre alla vice presidente della Regione, Simonetta Saliera, attesa sabato mattina a Berceto per un incontro pubblico. Resta anche la manifestazione del 15 febbraio a Bologna, con un gregge di tipiche pecore cornigliesi annunciato davanti alla Regione, ma intanto il sindaco chiede "una risposta chiara" alle domande poste, per arrivare con "una scelta ponderata" al referendum consultivo del 24 e 25 febbraio. "Berceto - ricorda - ha una superficie di 131 kmq e 2.171 abitanti" e "faceva parte della Comunità montana Valli del Taro e del Ceno composta da 15 Comuni (avevamo ritirato le deleghe). Il distretto socio-sanitario è composto dai 15 Comuni più Medesano".

Lucchi vuole sapere se la legge nazionale, i decreti o la legge regionale 21 obblighino all'Unione dei Comuni: "Berceto può restare solo? E cosa succederebbe?" Inoltre, "i distretti sociosanitari si adegueranno? Aumenteranno con le Unioni?". Poi, "l'Unione è eletta dai cittadini? Nell'Unione sono da conferire, obbligatoriamente, il bilancio, il personale e tutti i beni strumentali, le proprietà, dei singoli Comuni?". "Qual é il risparmio previsto" e quante risorse "mette a disposizione, la Regione nell'esercizio 2013 e 2014 per premiare le Unioni? Sono stati calcolati i maggiori costi per il presunto aumento dei distretti sociosanitari? Ogni Unione avrà un suo distretto?". E ancora: "La data del 21 febbraio per deliberare come Comuni, è perentoria?". Poi ipotizza 'aspetti anticostituzionali': "Che cosa afferma la Costituzione riguardo l'autonomia dei Comuni? Il Comune di Berceto può ricorrere alla Corte costituzionale? Che opposizioni di legge può fare?".