Salso, un campo nomadi nel parco centrale: la bidonville dei veleni
Progetto per Salso attacca la giunta: "Tali insediamenti provocano problemi di decoro, di igiene e sicurezza. E in questi tempi di razzie nelle abitazioni, chi verifica l'attività di costoro?"
Nel Parco centrale di Salsomaggiore, nei pressi del gioco bimbi e della bocciofila, ha preso sede stabile un accampamento di nomadi. La denuncia arriva da 'Progetto per Salso e Tabiano' che in una nota scrivono: "Ci domandiamo, e domandiamo alla nuova giunta come abbiamo fatto alla precedente, chi lo ha autorizzato e per quale ragione in quel luogo nel parco, che dovrebbe essere un luogo di ordine, di tranquillità e di sano svago.Insediamenti di quella natura provocano inevitabilmente problemi di decoro, di igiene ed anche di sicurezza.
I bidoni della raccolta differenziata sono soggetti a TARSU? Le auto di grossa cilindrata sono inserite nella denuncia dei redditi? Saranno soggetti ad ICI? Pagheranno gli oneri di urbanizzazione ed il Consorzio di Bonifica come noi sudditi? E soprattutto, in questi tempi di razzie nelle abitazioni, chi verifica l'attività di costoro?
Salso vuole vantare di essere una cittadina con standard qualitativi di livello europeo, dove il degrado è marginale o quasi inesistente; ebbene anche l’amministrazione di centrodestra permette una bidonville nel parco centrale, come fece quella di centrosinistra. E’ assurdo! E per favore non si invochino ragioni di urgenza e/o umanitarie che costringano gli zingari a prendere possesso di uno spazio proprio nel parco centrale di una città turistica o termale.
L'amministrazione di Salsomaggiore sta fallendo sotto tutti gli aspetti, soprattutto nei suoi cavalli di battaglia. I partiti, ancora una volta, in modo ingannevole, hanno parlato di cambiare tutto per poi non cambiare nulla nei fatti. Da questo andazzo amministrativo, la comunità locale ha assoluto bisogno di riscattarsi e sollecita i consiglieri responsabili che ha eletto a dissociarsi togliendo la fiducia a questa Giunta. Impegnarsi per un cambiamento futuro si può, ma con chi abbia già dimostrato davvero attenzione alla città, non che lo dica soltanto".