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Cronaca

Oggi il Dpcm: le scuole a Parma verranno chiuse?

Resta l'ultimo nodo da sciogliere

Il nuovo Dpcm di Mario Draghi verrà firmato oggi 2 marzo dal presidente del Consiglio. Il nodo rimane quello delle scuole: a Parma, zona arancione, verranno chiuse? Il decreto ministeriale conterrà una serie di restrizioni valide dal 6 marzo fino al 6 aprile: in zona rossa chiuderanno i barbieri parrucchieri e soprattutto tutte le scuole, anche asili, elementari e medie. Prima dell'ok però ci sarà un'altra riunione della cabina di regia dei ministeri interessati (alle 9 e 30 di stamattina) e un ultimo punto con le Regioni. Mentre c'è chi, è il caso del ministro della Salute Roberto Speranza, dice che potremmo essere all'inizio di un'impennata che potrebbe portarci al lockdown e che bisogna dire la verità ai cittadini.

Il problema rimasto sul tavolo del governo Draghi prima dell'approvazione del nuovo Dpcm è quello della scuola. Nella riunione di ieri sera si sarebbero recepite le indicazione del Comitato Tecnico Scientifico sulla chiusura di tutti gli istituti in zona rossa e sul criterio di ulteriore chiusura, a livello locale, se si raggiungono 250 casi ogni 100mila abitanti anche nelle regioni non rosse.

Ma c'è un problema: i ministri Roberto Speranza, Dario Franceschini, Stefano Patuanelli, nonché il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi, sarebbero sulla stessa linea: che senso ha chiudere le scuole in area arancione quando si tengono aperti i centri commerciali, ad esempio?

Per il resto, l'elenco delle restrizioni contenute nel nuovo Dpcm non è a sorpresa, anzi: 

  • Il divieto di spostamento tra le Regioni è valido fino al 27 marzo, ma è prevista una proroga per allinearlo al Dpcm (scadenza il 6 aprile). Consentiti i rientri alla propria residenza, domicilio o abitazione così come gli spostamenti motivati da esigenze lavorative, ragioni di salute o situazioni di necessità;
  • negozi chiusi in zona rossa dove rimarranno aperti solo gli esercizi commerciali di prodotti essenziali: farmacie, alimentari, ferramenta. In zona gialla e arancione tutti i negozi sono aperti. Nei weekend continuano ad essere chiusi i centri commerciali. In zona rossa sospese anche le attività di barbieri e parrucchieri; 
  • dal 27 marzo riapriranno - nel rispetto di specifici protocolli e con prenotazione online - saranno aperti cinema e teatri mentre sarà possibile andare al museo anche nei week end; 
  • si consente di andare nelle seconde case in zona gialla o arancione (anche se si trovano fuori regione) solo al nucleo familiare e soltanto se la casa è disabitata. Non si può andare nella seconda casa con amici e parenti. Non è possibile invece - a meno di urgenti e necessari motivi - se le abitazioni sono in zone rosse o arancione scuro. Sono vietati i viaggi per turismo; 
  • al ristorante e bar in zona gialla si potrà andare solo di giorno. Le regole per i ristoranti restano quelle in vigore: in zona gialla aperti fino alle 18 e fino alle 22 consentito l'asporto. A domicilio è consentito ad ogni ora. Asporto e domicilio sono consentiti nelle zone arancio e rosse. Eccezione fanno gli autogrill, oltre le 18 in zona gialla, le mense e i ristoranti negli alberghi;
  • In zona gialla viene cancellata dalla bozza del nuovo Dpcm la misura secondo cui "con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza". Nella bozza del nuovo provvedimento restano comunque "vietate le feste nei luoghi al chiuso e all'aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose". 

Il governo Draghi va quindi verso un provvedimento "automatico", che preveda la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado in zona rossa ma anche in ogni territorio (regionale, provinciale o comunale) in cui il contagio dovesse raggiungere la quota di 250 casi settimanali per 100.000 abitanti.

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