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Cronaca

L'imbrattatore preso dopo 36 ore grazie all'intuito di una vigilessa: era nascosto in via Duse

Il 23enne denunciato anche per ricettazione e invasione di proprietà

Fermato e denunciato da parte della Polizia Locale il responsabile del danneggiamento dei portali del Duomo e del Battistero Le ricerche sono durate meno di 36 ore per trovare l’imbrattatore che due giorni fa ha sfregiato i portali della Cattedrale, del Battistero, dell’Abbazia di San Giovanni, della Farmacia di San Giovanni e una porta di accesso del Seminario in Via Cardinal Ferrari, oltre a muri e paracarri in pietra nel Centro storico. 

La caccia all’uomo si è conclusa questa mattina grazie all’acume investigativo di una agente della Polizia Locale che ha notato un particolare che ai più sarebbe sfuggito. Il ragazzo del Bangladesh, classe 89, responsabile dei fatti, era all’interno di un locale di servizio in via Duse, davanti al quale l’agente era passata anche ieri sera, non notando nulla di strano. Stamattina la presenza di un lucchetto nuovo ha insospettito l’agente che, entrando, ha avuto la conferma delle sue ipotesi. Ha trovato l’imbrattatore che indossava la stessa maglia ripresa dalle telecamere di video sorveglianza. Nel giaciglio improvvisato è stata rinvenuta una latta dì vernice sulla quale sono in corso approfondimenti per capire se riconducibile agli episodi dì imbrattamento. Inoltre sono stati rinvenuti un portafoglio, un orologio e alcuni oggetti dei quali la stessa persona fermata non ha saputo fornire spiegazioni sul possesso. Il soggetto è stato accompagnato al Comando di Strada del Taglio per l’identificazione. 

Soddisfazione è stata espressa dall’Assessore alla Sicurezza, Cristiano Casa, che ha dichiarato: “Fatti gravissimi, che scuotono la nostra comunità, sono stati prontamente sanzionati. Ringrazio il personale della Polizia Locale per l’impegno profuso nonostante la concomitante emergenza di protezione civile che da ieri sta impegnando tutte le forze di Polizia e i Vigili del Fuoco. Il corpo della Polizia Locale ancora una volta ha dimostrato grande professionalità ed efficienza nell’individuare e nel fermare il responsabile degli imbrattamenti. La riflessione amara invece riguarda il fatto che questo soggetto era stato fermato e denunciato per altri fatti anche qualche giorno prima degli imbrattamenti. Così come per altri reati, lo ribadisco, è necessario che il governo intervenga a livello legislativo per far sì che chi può essere pericoloso per le altre persone o per il patrimonio non giri liberamente per le strade delle nostre città”.  

Michele Cassano, Comandante del Corpo di Polizia Locale di Parma, ha dichiarato: “Oltre alla denuncia a piede libero per imbrattamento e danneggiamento di beni di inestimabile valore storico/architettonico e religioso, il fermato sarà denunciato, per l’ennesima volta, per il reato di invasione di proprietà e ricettazione. Il soggetto è stato messo a disposizione del servizio dì igiene mentale territoriale per le valutazioni dì competenza come richiesto dagli uffici del tribunale dì sorveglianza. Si invitano i cittadini a comunicare sempre e nell’immediatezza alle forze di polizia episodi gravi che di cui sono testimoni per permettere interventi più immediati”. 

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