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Cronaca Noceto

"Suo figlio è stato arrestato, deve pagare una cauzione": i truffatori rubano 1.500 euro di gioielli a una 73enne

Nella telefonata si sentiva una voce maschile urlare “Mamma aiutami”. I carabinieri di Noceto hanno identificato e denunciato due pregiudicati

I carabinieri della Stazione di Noceto hanno individuato e denunciato per truffa aggravata e rapina impropria due pregiudicati di origine campana che nel mese di dicembre del 2023 avevano messo a segno un colpo con il trucco del finto poliziotto ai danni di una 73enne di Noceto. 

Il modus operandi è sempre lo stesso: una persona, presentandosi come Commissario di polizia, ha contattato telefonicamente l’anziana, riferendole che il figlio era stato arrestato e che occorreva pagare una cauzione per il rilascio. In sottofondo, per mettere ulteriormente in ansia la donna, si sentiva una voce maschile urlare “mamma aiutami”.

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L’anziana, preoccupata per il figlio e in stato di agitazione, riferiva di non avere con se denaro, ma solamente dei gioielli. Dopo alcuni minuti un uomo e una donna si sono presentati alla sua porta, qualificandosi come colleghi del sedicente “commissario” facendosi consegnare i gioielli, del valore di circa 1500 euro. A questo punto però, mentre i due truffatori stavano per allontanarsi salendo a bordo di un’auto è intervenuto un operaio che stava effettuando dei lavori sul retro della casa dell’anziana e che, avendo intuito che fosse accaduto qualcosa di sospetto, tentava di fermarli.

I due malviventi riuscivano però a divincolarsi spintonando l’operaio e dandosi alla fuga. Il testimon  dava immediatamente l’allarme ai carabinieri, fornendo la descrizione delle persone e dell’auto. A questo punto è iniziata l’indagine da parte dei carabinieri di Noceto che hanno raccolto
le prime testimonianze con la descrizione dei malviventi e dell’auto, anche con la collaborazione della polizia locale iniziavano.

Scandagliate le varie telecamere Ocr dislocate sul territorio, e la visione di numerose auto e targhe, individuavano quella utilizzata dai truffatori.
Dagli accertamenti sulle banche dati, l’auto risultava di proprietà di una società di autonoleggio con sede nei pressi di Napoli. A questo punto veniva richiesta la collaborazione dei Carabinieri partenopei per accertare se l’auto fosse stata noleggiata e da chi.

Grazie alle informazioni cosi acquisite, si arrivava all’identità di una 40enne pregiudicata che effettivamente risultava intestataria del contratto di noleggio e che veniva riconosciuta sia dalla vittima che dal testimone, come la donna che si era presentata a prelevare i gioielli. Le indagini però continuavano ed analizzando i vari elementi che man mano venivamo acquisiti, i militari risalivano all’identità di un uomo, un 34enne anch’egli con numerosi
precedenti, che era stato controllato e arrestato poco tempo prima dai carabinieri in Veneto insieme alla donna proprio a seguito di una truffa simile. Ritenendo che potesse trattarsi del complice, i militari reperivano alcune foto dell’uomo, che veniva riconosciuto come il complice e anch’egli denunciato.

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