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TRUFFA / Fontanellato

Fontanellato, 700 euro per una PlayStation mai arrivata: due denunce per truffa

Si tratta di 45enne e di una 24enne gravitanti nel milanese, non nuovi ad accuse di questo tipo. I Carabinieri di Parma invitano l’utenza a prestare la massima attenzione alle transazioni on line di questo genere

Un cittadino si è rivolto ai Carabinieri di Fontanellato per denunciare di essere stato vittima di una truffa. Aveva ordinato su una piattaforma online una Play Station usata che, però non è mai arrivata. Dopo un mese circa di contatti serrati con due soggetti ignoti, un maschio e una femmina, la consolle è rimasta evidentemente in magazzino, mentre un uomo e una donna (sedicenti venditori) si rimbalzavano la responsabilità.

I carabinieri, dopo aver raccolto la testimonianza, hanno potuto accertare che si trattava di uno schema adottato dai due truffatori abbastanza collaudato: merce di valore in vendita a prezzo competitivo, gentilezza e massima disponibilità nei primi contatti. Per attirare una clientela, come in questo caso, abbastanza giovane. Hanno fornito al cliente dettagli tecnici e ulteriori fotografie della merce, in modo tale da convincerlo a effettuare un pagamento on line, tramite bonifico: circa 700 euro. A quel punto, prima che i soldi venissero scalati dal conto corrente dell’acquirente, il venditore ha millantato problemi con la banca, convincendo il giovane a girare lo stesso importo su una ricaricabile intestata, a suo dire, alla compagna, garantendo di aver già spedito la console e fornendo tanto di codice di tracciamento della spedizione (poi risultato falso).

A fronte dei dubbi dell’acquirente, nei giorni successivi, il truffatore non si è sottratto alle continue richieste, rispondendo anche a varie telefonate e continuando a fornire rassicurazioni. Dopo un paio di settimane dal – doppio - pagamento, quando è divenuto palese che la Play Station non sarebbe mai arrivata, il ragazzo ha contattato i Carabinieri che hanno immediatamente attivato le indagini. Incrociando i numerosi dati a disposizione (banca, ricaricabile, indirizzi email e numero di cellulare), ed effettuando riscontri paralleli tramite le banche dati delle Forze di Polizia, i militari hanno raccolto prove ritenute sufficienti denunciare alla Procura di Parma una coppia di italiani: si tratta di 45enne e di una 24enne gravitanti nel milanese, non nuovi ad accuse di questo tipo. I Carabinieri di Parma invitano l’utenza a prestare la massima attenzione alle transazioni on line di questo genere. In caso di dubbi, prima di pagare, è sempre meglio rivolgersi alla più vicina Stazione dei Carabinieri.

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