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Cronaca

Giornata del Migrante, il Vescovo ha celebrato alla mensa Caritas

“Noi veniamo qui da tanti Paesi del mondo, per vie diverse, siamo anche di religioni diverse, ma siamo tutti Figli di Dio. E Lui vuole che insieme siamo la sua famiglia”, così il Vescovo Enrico celebrando l’Eucaristia alla Mensa Caritas

“Noi veniamo qui da tanti Paesi del mondo, per vie diverse, siamo anche di religioni diverse, ma siamo tutti Figli di Dio. E Lui vuole che insieme siamo la sua famiglia”, così il Vescovo Enrico celebrando l’Eucaristia alla Mensa Caritas, nella Giornata del Migrante e del Rifugiato. Una famiglia numerosa, dai vari volti: operatori, volontari e ospiti dell’accoglienza Caritas. “E’ bello celebrare la Messa qui, dove ci si trova a mangiare, perché mangiare non è solo mettere dentro delle cose che ci tengono su, ma è fare amicizia, aiutarsi”, ha sottolineato il Vescovo , che non ha voluto dare pubblicità a questo gesto, segno di una costante attenzione e vicinanza alle persone immigrate. E se la Mensa è testimone di tanto bene silenzioso, compiuto nell’ordinarietà dei giorni, è anche testimone di tanta sofferenza. “Molti di voi – ha proseguito monsignor Solmi – sono qui perchè il male gli è capitato addosso: il male della persecuzione, della guerra, della crisi economica... Dobbiamo lavorare tanto insieme, perchè qui a Parma ci sia pane, giustizia, pace e perchè in ogni parte del mondo ognuno possa dire le proprie idee e professare il proprio credo”. Un impegno sostenuto dalla consapevolezza di “essere tutti in cammino verso una terra che è Il Paradiso, dove non ci sarà più il male”. Dalla Mensa, dunque, un messaggio di speranza, che nasce dal condividere - insieme al cibo - la preghiera, e diventa sostegno reciproco e forza per costruire comunità e città sempre più solidali, capaci di essere “casa” per tutti.

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