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Cronaca

Gratteri: "A Parma, 'Ndrangheta e Camorra presenti da più di trent'anni"

Il Procuratore della Repubblica di Napoli: "Città ricca, molto ambita. Si sta bene, gira droga. Loro la vendono per riciclare i soldi soprattutto sulla ristorazione"

Emilia-Romagna, terra di mafia. Lo dice il Procuratore della Repubblica di Napoli, Nicola Gratteri nel corso dell'intervista a margine dell'evento organizzato dall'associazione Missione Parma, organizzato ieri sera all'NH Hotel nei pressi della stazione, blindata per l'occasione. Gratteri era a Parma per presentare il suo nuovo libro “Il grifone. Come la tecnologia sta cambiando la ‘ndrangheta" e ha fatto il punto sulla presenza della criminalità organizzata in regione: "L'Emilia Romagna è una regione ricca, quindi molto allettante dal punto di vista economico. Sia per le attività lecite che illecite. Una regione molto ambita. Ndrangheta e Camorra sono in Emilia-Romagna da almeno 25 anni, sono presenti in modo radicato e sistematico in provincia di Reggio Emilia e Modena. Sono qui per riciclare i soldi, provento di azioni illegali. Qui ci sono tanti cocainomani, gira tanta droga. La vendono e investono i guadagni in attività commerciali. Pizzerie, ristoranti, non hanno bisogno di soldi. Comprano quello che vogliono. Il mafioso non ha il problema di arricchirsi, ma giustificare la ricchezza. Questi hanno davvero tanti soldi".

Anche Parma, secondo Gratteri, è terra di mafia. Da tempo. "Qui si sta bene, si mangia bene. C'è un forte mercato di droghe: non solo cocaina ma anche roba sintetica. Ma Parma, 25-30 anni fa, ospitava 'ndranghetisti: c’erano molti detenuti rinchiusi nel carcere di Parma. I familiari erano abituati a comprare le case per stare più possibile vicino ai loro. Nel frattempo accrescevano la loro leadership comprando  attività illecite come ristoranti e pizzerie". 

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