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Cronaca Centro / Piazza Ghiaia

Legambiente, al Caffè Ghiaia la petizione contro il consumo di suolo

Legambiente Parma al caffè Ghiaia per dire no al consumo di suolo e presentare la petizione pensata dall'associazione ambientalista da inviare ai consiglieri della Regione Emilia-Romagna. La petizione si può firmare online

Legambiente Parma al caffè Ghiaia per dire no al consumo di suolo e presentare la petizione pensata dall'associazione ambientalista da inviare ai consiglieri della Regione Emilia-Romagna. La petizione si può firmare online 

LA PETIZIONE. "Chiediamo ai membri del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna un impegno fattivo e tangibile per inserire nella normativa regionale sulla pianificazione territoriale, entro fine mandato amministrativo, i seguenti principi: 

1. Il suolo è un bene comune, finito e non rinnovabile che fornisce servizi ecosistemici essenziali per il benessere della comunità. 2. Fissare l’obiettivo di consumo netto di suolo zero al 2030. 3. Accrescere in modo sensibile il costo del consumo di suolo vergine attraverso l’introduzione di adeguati meccanismi fiscali, o di oneri di urbanizzazione, o azioni di compensazione (si veda il punto successivo) in modo da rendere più conveniente il recupero dell’esistente e contabilizzare l’impatto ambientale e sociale prodotto dal consumo di suolo.

4. Inserire il principio della compensazione ambientale preventiva per opere infrastrutturali e nuove costruzioni che occupano suolo libero. Favorire il ripristino agricolo e naturale di superfici impermeabilizzate inutilizzate attraverso l’introduzione di meccanismi di riciclo delle aree urbane adottando l’obiettivo comunitario di consumo netto di suolo zero (ad ogni consumo di suolo vergine deve comunque corrispondere la ricostruzione di naturalità funzionale all’ambiente e all’agricoltura). 5. Dare attuazione all’osservatorio regionale sulla pianificazione e ad un sistema di monitoraggio pubblico sul consumo del suolo, che permetta ai cittadini di accedere con facilità ed immediatezza ai dati del fenomeno. Istituire in ogni Comune un anagrafe degli edifici integrata con le utenze e la base catastale al fine di monitorare in continuo lo stato di utilizzo, consumi energetici, necessità di adeguamento sismico ed energetico. 6. Azzerare lo strumento delle “varianti tramite accordi di programma”, ad esclusione di opere pubbliche o di rilevanza pubblica".

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