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Cronaca

Il preside: "Cinque minuti di follia: così quei minorenni hanno devastato il liceo Sanvitale"

Il racconto del preside Andrea Grossi che a Parmatoday ricostruisce tutte le fasi dell'episodio: "Hanno spintonato gli assistenti che hanno cercato di fermarli, le famiglie hanno fatto denuncia per il furto dei cellulari"

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Quali sono le motivazioni di questo raid?

"C'è questa tradizione della Festa delle Matricole, per liberare i ragazzi dalla scuola per far 'assaggiare' l'esperienza universitaria. In realtà le matricole sono rimaste fuori, questi erano tutti ragazzini di scuole vicine che erano già stati fatti uscire dalle altre scuole. E' una tradizione: quest'anno è stato particolarmente pesante. Un paio di questi ragazzini hanno rubato i cellulari che erano all'interno di un'aula. Non abbiamo la copia della denuncia dei genitori per il furto dello smartphone: abbiamo subito chiamato la Polizia, che è giunta sul posto. Abbiamo fatto un resoconto: è durato tutto tra i cinque e i dieci minuti. Qualche assistente ha cercato di fermarli ma è stato spintonato. Alcuni prendono questa giornata come una scampagnata, altri ne hanno approfittato per rubare, altri per scatenare una sorta di energia che gode l'impunità in alcune occasioni. Dobbiamo capire come mai c'è questa 'bomba inesplosa', poi c'è anche un problema di presidio di ordine pubblico. Può capitare che 150 ragazzi si trovino, magari anche i social network, per fare questo tipo di raid. E' necessario intervenire". 

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