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Cronaca

Animali esotici. Animalisti: stop alla vendita. Che fine ha fatto la mangusta Mango?

La denuncia dell'Associazione Parma Animalista. Una mangusta zebrata che per molto tempo è rimasta esposta in un negozio di animali di Parma: dopo le segnalazioni dei cittadini e l'intervento dei veterinari sarebbe sparita

Animali esotici nei negozi di Parma. La denuncia arriva dall'associazione Parma Animalista ma il fenomeno rischia di essere più diffuso. Nel caso particolare si tratta di una mangusta zebrata che per molto tempo è rimasta esposta in un negozio di animali di Parma. Secondo quanto riferisce l'associazione molti frequentatori del negozio, dove si recano spesso anche famiglie con bambini, avevano notato le pessime condizioni in cui era tenuto l'animale. "Qualcuno era arrivato a richiedere l'intervento di due veterinari -riferisce l'associazione- che, dopo aver verificato le misere condizioni dell'animale, avevano redatto dettagliati referti che dimostravano quando la vita nel negozio fosse distante dalle normali condizioni etologiche della mangusta".

La mangusta Mango infatti era arrivata anche a mordersi la coda, un esplicito atto di autolesionismo. Poi alcuni cittadini decisero di acquistare collettivamente la mangusta per permetterle di uscire dalla teca in cui veniva tenuta.  Diedero anche una caparra. Ma ad un certo punto -racconta l'associazione- quando il venditore ha scoperto che non si trattava di semplici cittadini ma di attivisti animalisti ha revocato il contratto di acquisto. Da quel momento in poi la mangusta Mango non si è più trovata: nella teca che l'aveva ospitata negli ultimi mesi non c'era più. Così gli animalisti hanno deciso di lanciare un'appello pubblico e una petizione online contro il commercio di animali esotici a Parma.

IL TESTO DELLA PETIZIONE.  FIRMALA ON LINE. Egregio Sig. Sindaco, il gruppo ‘Parma animalista’ a nome e per conto dei suoi membri e di molti cittadini sensibili al tema dello sfruttamento animale, è a chiederLe in modo accorato di sostenerci nella battaglia quotidiana a difesa dei nostri fratelli animali, in particolare finalizzata ad interrompere quel cinico, crudele e riprovevole traffico e commercio di animali tropicali, destinati alla vendita. Sia che essi provengano dal loro paese di origine, sia che nascano in cattività, riteniamo in egual misura questa pratica incivile, immorale e contro natura.

In alcuni negozi cittadini, accanto ad oggetti di arredo, sono detenuti individui senzienti, dotati di un cuore pulsante, di una memoria cellulare, di un sistema nervoso che permette loro di provare l’innumerevole gamma di stati d’animo e di sensazioni, tanto psichiche quanto corporee, tra cui il dolore e la paura. Gli animali esotici, in particolare, si ritrovano a vivere in spazi ridottissimi dai quali tentano istericamente di fuggire; clima e alimentazione inadeguata rendono ancora più insopportabile la loro detenzione.

Questi luoghi, vestiti di apparente armonia, sono spesso frequentati da famiglie e da bambini che, proprio per quell’indole curiosa che accomuna ogni cucciolo, si spingono a far visita agli animali. Non di rado, sono proprio i bambini ad accorgersi della sofferenza di queste povere creature e a rimanerne traumatizzati. Ecco, un motivo in più per condannare questa pratica, ormai consolidata, fuorviante e diseducativa per i nostri figli: l’ennesimo esempio ‘dal vivo’ di sopraffazione del più forte verso l’essere più inerme.

Mai come in questo momento storico, costellato di violenza, ma nel contempo di un risveglio universale delle coscienze (si veda l’approvazione dell’ultima Direttiva Europea che dice Stop alla vivisezione per i cosmetici grazie anche a numerose petizioni ad opera di movimenti animalisti europei), riteniamo a nome di un Buon Senso comune che affonda le radici, prima ancora che nel cervello, nel cuore di ognuno di noi, indispensabile farsi promotori di questo atto di civiltà e di umanità incontestabile. A tale scopo siamo a raccogliere le firme di chi condivide la nostra causa, avvalendoci di un diritto inconfutabile su cui facciamo affidamento: la petizione. Certi di poter contare sul suo prezioso e autorevole aiuto, Le inviamo un abbraccio caloroso e sincero, intriso di tutti i più bei colori, i profumi, e l’incanto della Natura.

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