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Cronaca Sorbolo

Sorbolo, omicidio in un bar: uomo ucciso a colpi di pistola

La vittima, Antonio Lapenna, 51 anni, operaio di origini calabresi. Lascia due figli e la moglie. Stava giocando a carte nella sala del bar Noris. Il presunto omicida è Antonio Muto, 40 anni che si trova nella caserma dei carabinieri di Sorbolo. L'assassino ha sparato anche alla barista, in pericolo di vita al Maggiore

Un uomo è stato ucciso a colpi di pistola nel pomeriggio di ieri in un bar di Sorbolo. L'omicidio si è consumato alle ore 18 in un locale di viale delle Rimembranze. La vittima, Antonio Lapenna di 51 anni, stava giocando a carte nella sala del locale. Nella sparatoria è rimasta ferita anche la barista, soccorsa rapidamente dai medici del 118. Si trova all'Ospedale Maggiore in pericolo di vita e in prognosi riservata.

IL LEGALE DI ANTONIO MUTO: "E' IL GESTO DI UN FOLLE". E' stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico, le sue condizioni restano gravi ma non è più in pericolo di vita He Suxue, la barista di origini cinesi di 41 anni rimasta ferita ieri a Sorbolo (Parma) durante la sparatoria che è costata la vita al cinquantenne Antonio La Penna. A sparare Antonio Muto, 40 anni residente nello stesso paese della bassa parmense, ora nel carcere di via Burla con l'accusa di omicidio volontario e tentato omicidio volontario. L'uomo ha prima colpito a bruciapelo alla nuca il cinquantenne con una pistola 7,65, poi ha rivolto l'arma verso la donna prima di fuggire per strada dove ha sparato ancora alcuni colpi in aria ma sembra anche verso un altro uomo, senza ferirlo. Alla fine, a circa trecento metri dal luogo della tragedia, l'omicida è entrato in un altro bar, vicino alla casa della madre, ha chiesto un bicchiere d'acqua e ha infine invitato il titolare del locale a chiamare i carabinieri a cui si è consegnato. Antonio Muto avrebbe inizialmente confessato di avere ucciso Antonio La Penna per non ben precisati rancori personali e di avere poi colpito la barista fraintendendo le sue urla con degli insulti. Poi, quando in caserma è arrivato il suo legale, ha preferito rimanere in silenzio. Secondo il suo avvocato Maurizio Colotto Antonio Muto è "persona con problemi, il suo è un gesto folle e non escludo la possibilità di richiedere la perizia psichiatrica". Questa mattina il pm Fabrizio Pensa ha chiesto la convalida dell'arresto, venerdì prossimo è stato invece fissato l'interrogatorio di garanzia di fronte al gip Maria Cristina Sarli.

IL GESTORE DEL BAR CRISTALLO: "HA APPOGGIATO IL CARICATORE SUL BANCONE"

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Il presunto omicida Antonio Muto si trova in via Burla. Avrebbe accennato a rancori personali, poi da lui il silenzio. E' accusato di omicidio volontario e tentato omicidio volontario per aver sparato alla barista. L'interrogatorio di garanzia dovrebbe avvenire venerdì mattina, 26 aprile.

Secondo le informazioni raccolte sul posto il presunto omicida, Antonio Muto, operaio 40enne calabrese con precedenti penali, si è recato attorno alle 18,00 al bar e ha freddato la vittima per poi puntare la pistola contro la barista colpendola per poi dileguarsi per le vie del paese. Nella sua fuga si è diretto verso la sua abitazione, prendendo la provinciale, ma fermandosi al Bar Cristallo.

Seguici su Facebook: https://www.facebook.com/ParmaTSecondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti Antonio Muto si è alzato e si è recato al bagno. Una volta uscito dalla toilette si è avvicinato alle spalle del cinquantenne e, appoggiata la canna della pistola alla nuca, lo ha freddato con un colpo. Poi ha subito rivolto la pistola verso la titolare del locale, una giovane barista di nazionalità cinese, ed ha sparato due volte. Nel locale in quel momento c'erano diverse persone, che si sono subito gettate a terra, ma Antonio Muto, una volta sparato alla donna, è uscito in strada dove è fuggito esplodendo alcuni colpi in aria.

Poi, a poca distanza, è entrato al bar Cristallo, e non in una gelateria come era stato riferito ieri dall'Ansa, ha chiesto un bicchiere d'acqua e ha detto al titolare di avvisare i carabinieri
. E qui i militari lo hanno poi fermato e trasportato in caserma. Antonio Muto conosceva molto bene la vittima con cui si trovava spesso a giocare a carte. Entrambi sono infatti di origini calabresi, ma per ora si esclude che l'omicidio sia legato ad ambienti della malavita organizza

La vittima, Antonio Lapenna, incensurato, era anche lui residente a Sorbolo dove viveva con la moglie e due figli. Non si esclude che l'omicidio sia dovuto a dissidi personali o a un debito di gioco. La giovane barista cinese è invece sotto osservazione nel reparto di rianimazione del Maggiore di Parma. Le ferite riportate nel conflitto a fuoco sono molto gravi ed è in pericolo di vita

LA VITTIMA- L'uomo ucciso a colpi di pistola è Antonio Lapenna, operaio di 51 anni di origini calabresi che lascia due figli e una moglie. Il presunto omicida, arrestato dai carabinieri, secondo le prime informazioni sarebbe Antonio Muto di 40 anni, calabrese e residente a Sorbolo. Ora si trova nella caserma dei carabinieri di Sorbolo: è sotto interrogatorio. Secondo le prime informazioni l'uomo avrebbe precedenti penali. La donna, una barista di origini cinesi, è gravissima all'Ospedale Maggiore. L'omicidio è avvenuto all'interno del bar Noris in via delle Rimembranze davanti agli altri clienti del bar.

L'autore dell'omicidio è stato subito identificato dai Carabinieri grazie alle descrizioni degli avventori che erano presenti all'interno del locale al momento della sparatoria e, secondo indiscrezioni, sarebbe stato già fermato. L'autore del delitto, secondo una prima ricostruzione, avrebbe sparato a bruciapelo alle spalle dell'uomo e poi avrebbe rivolto la pistola verso la barista, rimasta ferita in modo grave.

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