rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Omicidio di Sorbolo, Antonio Muto parla: "Mi aveva offeso"

Ha deciso di parlare di fronte al gip Maria Cristina Sarli, Antonio Muto, il quarantenne che martedì pomeriggio in un bar di Sorbolo ha ucciso con un colpo di pistola alla nuca Antonio La Penna, un operaio di 50 anni

Ha deciso di parlare di fronte al gip Maria Cristina Sarli, Antonio Muto, il quarantenne che martedì pomeriggio in un bar di Sorbolo ha ucciso con un colpo di pistola alla nuca Antonio La Penna, un operaio di 50 anni con cui stava giocando a carte, e ferito in modo grave la titolare del locale, He Suxue di 41 anni. Nell'interrogatorio di garanzia nel carcere di Parma, Muto ha ammesso le proprie responsabilità confermando anche di avere agito solo perché risentito per un presunto insulto pronunciato dalla vittima.

L'omicida al giudice ha detto che si sentiva spesso preso in giro dai frequentatori del bar e che, per questo motivo, martedì ha deciso di impugnare la pistola e fare fuoco. Il legale di Antonio Muto ha chiesto comunque al giudice che venga disposta una perizia per valutare le sue condizioni psichiche. Nell'interrogatorio di oggi l'avvocato Maurizio Colotto ha inoltre presentato la documentazione che certifica i problemi psichici che affliggono l'uomo da circa una decina d'anni (in casa sono stati sequestrati psicofarmaci) e come nelle ultime settimane sia stato necessario anche un ricovero nel reparto di psichiatria del Maggiore di Parma. Per questo il legale ha anche chiesto il trasferimento in una struttura medica appropriata. Per quanto riguarda la pistola 7.65, con matricola abrasa, con cui Antonio Muto ha fatto fuoco, l'uomo ha confessato di averla acquistata da dicembre ma ancora non se ne conosce l'esatta provenienza.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Omicidio di Sorbolo, Antonio Muto parla: "Mi aveva offeso"

ParmaToday è in caricamento