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Pesta a sangue la moglie davanti al figlio minorenne e poi fugge lanciandosi dalla finestra del primo piano: preso e denunciato dopo un inseguimento

La vittima è una moldava di 49 anni. Maltrattamenti in famiglia e lesioni personali commessi in presenza di minore, violenza privata e resistenza a Pubblico Ufficiale sono le accuse mosse nei confronti di un 52enne che non aveva accettato la decisione della donna di volersi separare

Il volto tumefatto e il sangue che sgorga da un orecchio. Le urla. Graffi e lividi sul collo. La violenza dappertutto in un condominio di via Venezia. L'incubo di lei, 49enne moldava, è durato un fazzoletto di tempo lungo interminabili minuti, in quella casa dove ad assistere all'aggressione e alla furia cieca del marito c'era anche il figlioletto minorenne della coppia. L'intervento della squadra Volanti ha evitato il peggio, prendendo e denunciando il marito moldavo 52enne della coppia dopo l'ultima violenta aggressione avvenuta ieri sera. 

Maltrattamenti in famiglia e lesioni personali commessi in presenza di minore, violenza privata e resistenza a Pubblico Ufficiale sono le accuse mosse nei confronti dell'uomo che non aveva accettato la decisione della donna di volersi separare a cause delle continue violenze.

I fatti: i poliziotti, giunti sul posto, hanno individuato immediatamente l’appartamento,situato al piano rialzato di un condominio, dal quale provenivano le urla di una donna e altri rumori, riconducibili all'aggressione. Nonostante gli innumerevoli tentativi dei poliziotti di farsi aprire la porta,  nessuna risposta: per questa ragione è stato richiesto l’intervento del vigili del fuoco e del personale del 118. Nel frattempo, la porta chiusa dall’interno con le mandate, veniva aperta da una donna, la moldava 49enne, che si presentava alla vista degli agenti con il volto tumefatto e con un orecchio sanguinante, mostrando anche  evidenti  segni di violenza sul collo. Nell’appartamento era presente anche il figlio minore della vittima che aveva assistito al litigio. Pochi istanti dopo, un tonfo sordo. Secco. Compatibile con una caduta. Il 52enne aveva aperto una finestra lanciandosi dal primo piano e fuggendo.

I poliziotti, usciti immediatamente dall’appartamento, hanno inseguito l’uomo che, nonostante le ferite riportate agli arti inferiori in seguito alla caduta, continuava a scappare. Una volta bloccato, ha cominciato a sferrare calci e pugni all’indirizzo degli agenti per poi scavalcare una rete di recinzione. Dopo un breve inseguimento, i poliziotti lo hanno raggiunto. Lui, moldavo 52enne, marito della vittima, una volta immobilizzato, è stato affidato al personale del 118 e trasportato al Pronto Soccorso, dove è stato ricoverato per una sospetta frattura alla tibia. In Pronto Soccorso è stata accompagnata anche la donna per ricevere le cure del caso. Successivamente, la donna è stata accompagnata in Questura dove ha sporto querela per l’aggressione subita, aggressione scaturita dalla sua volontà di  separarsi dal marito violento.

Il 52enne è stato denunciato per maltrattamenti  in famiglia e lesioni personali, entrambi  aggravati poiché commessi in presenza di un minore, oltre che per violenza privata e resistenza a Pubblico Ufficiale. Il questore della provincia di Parma ha adottato nei confronti dell’uomo un provvedimento di ammonimento per violenza di genere, prontamente notificato al diretto interessato.

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